Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 18 ottobre 2018
L’indice Ftse Mib ha fallito il tentativo di recupero compiuto nelle scorse sedute, scendendo ad un passo dai 19.000 punti. Cosa si aspetta per le prossime giornate?
Personalmente per il Ftse Mib mi aspetto lo sviluppo di una fase laterale intorno ai 19.500 punti. Visto quanto accaduto ieri non escludo che l’indice possa segnare nuovi minimi anche al di sotto dei 19.000 punti, con un possibile test di area 18.850, ma nel complesso vedo lo sviluppo di un trading range. Al rialzo questo sviluppo laterale troverà una resistenza statica in area 20.000, oltre la quale si potrà assistere ad un recupero che potrebbe rivelarsi anche credibile, con target a 20.420 punti, dove transita la media mobile a 21 giorni, e obiettivo successivo a 20.870/21.000 punti. Propendo però per uno sviluppo laterale del trend in atto e non mi aspetto nè grandi rialzi nè ribassi particolarmente accentuati nel breve.
Banco BPM ieri è stato il peggiore tra i bancari, ma anche Ubi Banca ha terminato la seduta con un bilancio pesante. Cosa può dirci di questi titoli?
Ubi Banca ha violato a quota 3,08/3,05 euro un supporto statico di medio termine e, se pur con meno veemenza, il titolo sta proseguendo nella discesa. L’unica cosa che mi fa pensare ad una possibile inversione è l’ipervenduto tecnico nel quale il titolo si trova ormai dalla seconda settimana di ottobre. Solamente un ritorno di Ubi Banca al di sopra della soglia dei 3 euro potrebbe favorire una credibile inversione verso area 3,2 euro, ma sono scettico che ciò possa accadere. Mi aspetto che il titolo scenda a segnare nuovi minimi in zona 2,7/2,6 euro.
Banco BPM ha provato a consolidare a ridosso del supporto statico a quota 1,8 euro, ceduto però nella sessione di ieri. Con conferme al di sotto della soglia appena segnalata si profilerà un ulteriore scivolone verso area 1,65/1,55 euro. Solo una conferma del ritorno di Banco BPM al di sopra dela soglia dei 2 euro potrebbe innescare una credibile inversione di tendenza al rialzo con target a 2,2 euro prima e a 2,35 euro in un secondo momento.
Buzzi Unicem ieri ha subito un pesante crollo, scivolando in fondo al Ftse Mib. Qual è la sua view sul titolo alla luce anche di questo movimento al ribasso?
Dal punto di vista tecnico Buzzi Unicem ha violato un importantissimo supporto statico di lunghissimo termine posto a quota 17 euro. I principali indicatori e oscillatori tecnici sono prossimi, ma non ancora entrati nella zona di ipervenduto, di conseguenza potremmo assistere ad una ulteriore discesa verso i 16 euro, prima di un possibile movimento laterale di consolidamento. Solo un ritorno dei corsi al di sopra dei 17 euro potrebbe favorire una credibile inversione al rialzo per Buzzi Unicem.
Tra i titoli a minore capitalizzazione ce ne sono alcuni che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase?
Segnalo in primis Avio che ieri è sceso poco sotto un importante livello di supporto statico di lungo termine in area 11,9 euro. Se questo livello sarà riconquistato e si dimostrerà un valido sostegno potremmo assistere ad un rimbalzo tecnico dei corsi e quindi ad una possibile inversione verso quota 12,55 euro in prima battuta e in seguito oltre la soglia dei 13 euro, con successivi allunghi verso i 13,4 euro più in là nel tempo.
Con conferme al di sotto degli 11,9/11,85 si profilerà un’altra correzione per Avio.
Sto seguendo anche De’ Longhi che di recente ha dato vita ad un rimbalzo dopo il test a 24,2 euro del supporto dinamico ascendente di medio-lungo termine. Affinchè il titolo possa continuare nel recupero, sarà essenziale la conferma del superamento della resistenza a quota 26 euro. Oltre tale soglia avremo un primo target a 27 euro prima e a 27,8 euro in seguito, per poi spostare l’attenzione sui 28,3 euro.
Sotto il supporto dinamico di breve termine in area 25 euro si profilerebbe invece un nuovo ritracciamento per De’Longhi.