Herbert (Ethenea): “Gli steroidi della politica fiscale Usa spingeranno ancora l’azionario”

Negli Stati Uniti, gli steroidi di politica fiscale forniscono ancora un buon supporto per la crescita, gli utili e le azioni e un’ulteriore correzione significativa potrebbe essere un’opportunità di acquisto”, spiega Thomas Herbert, Head of portfolio management di Ethenea Independent Investors.

In Europa invece, ci sono ancora società interessanti, ma è preferibile attendere che si calmino le acque sul piano politico prima di incrementare l’esposizione azionaria. Il dibattito sulla sostenibilità del debito e la debolezza strutturale del settore bancario potrebbe surriscaldarsi rapidamente e mettere i mercati sotto pressione, soprattutto nei paesi periferici dell’Eurozona”.

I conflitti commerciali, le dinamiche del debito italiano, la Brexit, le tensioni saudite e l’aumento dei prezzi del petrolio hanno contribuito a far scatenare la volatilità. Riteniamo che il punto di rottura sia però stato il rendimento del Tesoro Usa a 10 anni in marcia verso quota 3,25%, nella prima metà di ottobre.

In un contesto in cui le principali banche centrali drenano lentamente liquidità e aumentano i tassi di interesse, qualsiasi ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie viene accolto con maggiore nervosismo dai mercati finanziari, soprattutto quando le azioni e le obbligazioni societarie si muovono intorno a livelli relativamente ambiziosi.

Una politica monetaria meno accomodante durante questa fase del ciclo economico continuerà a produrre una maggiore volatilità rispetto a quella che abbiamo registrato nel 2017. Questa tendenza probabilmente proseguirà, ma ciò non significa che il potenziale per le azioni si sia esaurito intorno ai livelli attuali.

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