Il 9 giugno era la data concordata per la scadenza delle obbligazioni convertibili sottoscritte dalla stato elvetico per aiutare UBS nel superamento della crisi dei mutui subprime in cui UBS è stata pesantemente coinvolta.
Il prestito è ingente e ammonta a 6 miliardi di franchi svizzeri, pari a 3,9 miliardi di euro. Di certo per la banca svizzera non sarà facile reperire i fondi necessari, ancorchè UBS ha fatto registrare una raccolta negativa. [p]Bruno Gehrig[/p], membro del cda di UBS, ha rilasciato delle dichiarazioni che lasciano intendere però che all’interno della banca c’è speranza. Infatti l’obiettivo di UBS è il ritorno all’utile entro la fine di questo anno, in modo tale da poter riconquistare la fiducia degli investitori persa durante il periodo crisi.
Oggi dunque scade il prestito, e lo Stato svizzero deve prendere una decisione sul da farsi. Le alternative sono diverse, anche se ancora ufficialmente non si conosce la linea che prenderà. Di certo si sa solamente che la Confederazione punta ad uscire al più presto dal capitale di UBS e a veder rientrare nelle proprie casse i fondi usciti nell’ottobre 2008 e perciò il denaro non andrà perduto.
La scelta delle obbligazioni convertibili prevede appunto la facoltà di convertire in azioni la somma prestata ad una scadenza predeterminata. La conversione in questione può avvenire da oggi e fino al 9 giugno 2011.
La prima opzione potrebbere essere quella di rivendere il prestito così com’è sul mercato dei capitali, ma questo comporterebbe trovare degli acquirenti per 6 tranches da 100 milioni di franchi ciascuna e questo non sarebbe un’impresa semplice.
La seconda opzione potrebbe essere quella di convertire interamente il prestito in azioni. Così lo stato diventerebbe possessore di oltre 330 milioni di azioni UBS, che andrebbe poi a rivendere in borsa. Il rischio però sarebbe quello di veder scendere pesantemente il prezzo del titolo, per cui la banca rischierebbe di ripiombare nel baratro rendendo vani gli sforzi di salvataggio.
Terza opzione sarebbe attendere la fine della scadenza del periodo di conversione, cioè il 9 giugno 2011, in modo tale da sfruttare gli interessi che maturerebbero sul prestito nei due anni. Infatti il tasso d’interesse applicato al prestito è del 12,5%, per cui in un anno il prestito frutterebbe 750 milioni di franchi svizzeri e questo permetterebbe di recuperare interamente la somma prestata, sempre a condizione che il valore del titolo resti sopra i 12,5 franchi.
Ultima opzione è quella che lo stato tenga le azioni e diventi proprietaria del 9,3% del capitale di UBS, anche se questa resta l’opzione meno probabile in quanto abbiamo già detto dell’intenzione dello stato elevetico di ritirarsi al più presto dal capitale della banca svizzera.
Nei prossimi giorni dunque scopriremo quale sarà la decisione che prenderà lo Stato svizzero.
Societa’ | Listino di Riferimento | Prezzo | Valuta | Var% |
Allianz | Deutsche Börse (XETRA) | 69,02 | EUR | -2,65% |
American Express | NYSE | 25,65 | USD | 2,81% |
Axa | EURONEXT | 14,46 | EUR | -1,73% |
Azimut | BORSA ITALIANA | 6,97 | EUR | 0,43% |
Banca Generali | BORSA ITALIANA | 6,18 | EUR | 1,48% |
Bank of NY Mellon | NYSE | 28,54 | USD | 1,13% |
Barclays | LSE | 18,35 | USD | -1,50% |
BlackRock | NYSE | 169,36 | USD | 3,43% |
BNP | EURONEXT | 47,31 | EUR | -1,14% |
BPM | BORSA ITALIANA | 4,56 | EUR | 0,33% |
Citigroup Inc | NYSE | 3,42 | USD | -1,16% |
Credit Agricole | EURONEXT | 10,56 | EUR | -2,04% |
Credit Suisse Group | SWISS MARKET EXCHANGE | 49,08 | CHF | -1,84% |
Deutsche Bank | Deutsche Börse (XETRA) | 47,00 | EUR | -2,08% |
Dexia | EURONEXT | 5,62 | EUR | -3,27% |
Fortis | EURONEXT | 2,47 | EUR | -4,63% |
FT Inv. | NYSE | 74,31 | USD | -0,38% |
Goldman Sachs | NYSE | 148,35 | USD | -0,44% |
Henderson | LSE | 85,75 | GBp | -3,65% |
HSBC Investments | LSE | 523,50 | GBp | -0,10% |
ING | EURONEXT | 7,74 | EUR | -1,79% |
IntesaSanpaolo | BORSA ITALIANA | 2,40 | EUR | -2,93% |
Invesco | NYSE | 17,57 | USD | 1,09% |
Janus Capital Group | NYSE | 11,43 | USD | -3,14% |
Jp Morgan | NYSE | 35,39 | USD | 2,43% |
Julius Baer | SWISS MARKET EXCHANGE | 44,62 | CHF | -4,45% |
Legg Mason | NYSE | 23,90 | USD | -0,29% |
Man Group | LSE | 266,25 | GBp | -2,11% |
Mediobanca | BORSA ITALIANA | 8,91 | EUR | 1,89% |
Mediolanum | BORSA ITALIANA | 3,80 | EUR | -2,88% |
Morgan Stanley | NYSE | 31,39 | USD | 1,36% |
Montepaschi Siena | BORSA ITALIANA | 1,14 | EUR | -2,97% |
Natixis | EURONEXT | 1,54 | EUR | -0,45% |
Nordea bank | OMXNORDICEXCHANGE | 60,90 | SEK | 1,50% |
Raiffeisen | wienerborse | 27,21 | EUR | -2,82% |
Schroders | LSE | 850,50 | GBp | -2,35% |
Skandia (Old Mutual) | LSE | 75,50 | GBp | -3,08% |
State Street | NYSE | 47,41 | USD | 0,30% |
Ubs | SWISS MARKET EXCHANGE | 14,84 | CHF | -1,13% |
Unicredit | BORSA ITALIANA | 1,99 | EUR | 0,15% |