Il WEF protegge Davos

Il World economic forum (WEF) di Davos non ha apprezzato che il summit economico di Riad, caro al principe ereditario e al quale molti dirigenti e politici internazionali hanno rinunciato alla luce dell’omicidio del reporter Jamal Khashoggi, sia definito “Davos del deserto“. Ha inoltre rimarcato, come riportato dal sito web della Rsi, che userà “ogni mezzo in suo possesso per proteggere il marchio Davos“.

Il WEF ha fatto inoltre notare che non organizza mai conferenze in nome di un Governo, contrariamente a questo meeting che prende il via oggi, martedì, nella capitale saudita. Ha inoltre precisato che qualsiasi utilizzo del termine “Davos” per una manifestazione diversa dall’evento annuale nella località grigionese “non può che generare confusione”.

In conclusione, si sottolinea come il forum di Davos non sia legato a nessun interesse politico, commerciale o personale e che oltre trenta capi di Stato o di Governo e oltre mille alti dirigenti delle principali aziende mondiali hanno già confermato la loro partecipazione per l’edizione prevista nel 2019.

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