Longchamp (Ethenea): “Pagheremo i costi della Trumponomics nel prossimo decennio”

Quella di Trump è chiaramente una strategia a breve termine. Finanziare la spesa pubblica facendo ricorso al debito significa imporre maggiori spese alle generazioni future, e una quota di mercato più ampia non significa che la torta da spartirsi domani sarà più grande”, spiega Yves Longchamp, Head of Research di Ethenea Independent Investors. “Al momento la Trumponomics sta comunque dando i suoi frutti, ma ne pagheremo il conto nel prossimo decennio”.

Quest’anno il Pil americano dovrebbe crescere del 2,9%, il tasso più alto dalla crisi finanziaria globale. Il tasso di disoccupazione, inferiore al 4%, si colloca a livelli osservati solo per pochi mesi nel 2000 e alla fine degli anni Sessanta, ovvero raramente. Infine, gli indici azionari hanno segnato nuovi massimi assoluti, indicando che l’attuale valore delle aziende statunitensi ha raggiunto un nuovo picco. La maggior parte dei mercati azionari celebra i successi della Trumponomics, come testimoniano i nuovi picchi raggiunti da S&P 500, Nasdaq e Russell. Solo il Dow Jones resta ancora al di sotto dei massimi assoluti di qualche punto percentuale. Il mercato obbligazionario mostra un certo entusiasmo, ma non ovunque. Per la maggior parte dell’anno, il rendimento dei titoli di stato americani a dieci anni è rimasto leggermente al di sotto del 3%, mentre i rendimenti a più breve scadenza sono nettamente saliti.

La struttura della curva dei rendimenti esprime ottimismo a breve termine e perplessità sul lungo periodo. L’appiattimento della curva dei rendimenti non è infatti di buon auspicio per il futuro e questo ci dice che nel prossimo decennio arriverà il momento di pagare il conto”, continua Longchamp. “La Trumponomics sta operando solo modifiche di carattere estetico alla situazione attuale e non notiamo alcun mutamento durevole e profondo. Quello della curva dei rendimenti è un chiaro segnale di allarme. In questo contesto, riteniamo opportuno investire in azioni e obbligazioni, privilegiando al contempo qualità e liquidità”.

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