Scenario macro globale: Eurozona a tinte fosche. Meglio Usa e Giappone

A cura di Cassa Lombarda

Eurozona: decelerazione in corso senza inversione di trend, almeno secondo la Bce  La fiducia al consumo interrompe un prolungato trend calante, ma resta in area negativa riflettendo l’accresciuta incertezza per le tensioni politico/commerciali e la volatilità dei mercati. Viceversa, le anticipazioni degli indici di attività Pmi proseguono la decelerazione confermando la progressiva moderazione della crescita a livelli che restano però ancora marginalmente superiori al potenziale, anche se convergenti a esso, e inferiori a quelli del 2017. Ciononostante la Bce, che ha mantenuto la politica monetaria invariata ritenendola opportuna per raggiungere gli obiettivi di inflazione, si è detta non preoccupata perché riconduce il rallentamento a cause per lo più transitorie (idiosincratiche come settore auto in Germania, calo export, budget Italia, Brexit, dazi, convergenza a potenziale) e non ritiene esista un’inversione di trend, sottolineando la buona tenuta della domanda domestica.

Usa: ancora “make America great again”, anche se con qualche ombra I dati del Pil del 3° trimestre sono stati forti. Al di là di una fisiologica decelerazione dai livelli insostenibili del 2° trimestre, la crescita resta ben superiore a quella media di questo ciclo e anche al target propagandato in campagna elettorale dal Presidente Donald Trump. Il consumo rafforza il suo ruolo principale con la crescita maggiore dal 12/04, sostenuta da occupazione e riforma fiscale. Il net export ha registrato il contributo peggiore dall’inizio del ciclo, con l’import anticipato per evitare i dazi e quindi ha spazi di recupero. Le note meno positive sono per il calo degli investimenti (dopo tre trimestri fortissimi e a fronte di qualche dubbio sugli sviluppi futuri), il cumulo di scorte (contributo maggiore dall’inizio del ciclo che andrà però a discapito della crescita futura) e la spesa pubblica superiore alla media ma legata al crescente indebitamento. Tutto ciò senza pressioni inflative che inducano la Fed ad accelerare la normalizzazione monetaria.

Giappone: fine trimestre misto tra attività e ordini. Buon avvio di 4° trimestre per l’attività manifatturiera. Cpi deludente L’indice delle attività industriali ha registrato ad agosto il maggiore incremento dal 4/17, che riporta a positiva la variazione del trimestre in corso. I dati finali hanno confermato per settembre il trend di decelerazione dai massimi di gennaio per gli ordini di macchine utensili, che segnano comunque il 22° mese consecutivo di crescita tendenziale. Livelli discreti anche se non massimi per gli indici Anticipatore e Coincidente, a indicare la continuazione di una crescita sopra potenziale ma anche che il massimo è stato forse raggiunto. Il 4° trimestre inizia invece con il Pmi Manifatturiero in accelerazione dalla media dei valori del 3° trimestre e quasi in linea con quella del 2°, a indicare una tenuta della crescita economica. Viceversa, continuano a deludere gli indici Cpi che restano bassi e vedono solo quello globale in aumento per cibo ed energia.

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