Venti di volatilità soffiano da Est a Ovest

Il primo dato ufficiale cinese sulla performance dell’economia nel mese di ottobre ha ampiamente deluso le attese evidenziando un calo sia per il settore manifatturiero sia per i servizi in scia alla guerra commerciale con con gli States. Il Pmi manifatturiero è sceso a 50,2 questo mese, un risultato peggiore delle stime di 50,6 e del dato 50,8 di settembre, mentre l’omologo indice relativo al settore terziario è diminuito di un punto a 53,9, a fronte del 54,9 previsto dagli analisti. Il livello di 50, che separa la soglia di espansione da quella di contrazione, si avvicina quindi sempre più.

Certo, le autorità di Pechino stanno tentando di bilanciare forze antagoniste, supportando la crescita senza determinare un ulteriore incremento dell’indebitamento del settore privato, già su livelli di allarme. E al meno per il momento le problematiche sono limitate a una più difficile reperibilità di nuovi finanziamenti. Tuttavia, la combinazione di un calo del volume d’affari e di un crescente numero di rimborsi difficili da rifinanziare potrebbero incrementare il numero di default e determinare un effetto a catena sull’economia.

“In questo scenario quindi – avvertono gli analisti di Wings Parners Sim – la volontà di Trump di mettere a tutti i costi la Cina all’angolo nel tentativo di ottenere un accordo migliore sugli scambi commerciali rischia seriamente di innescare una crisi su scala globale“.

Il consensus degli americani, comunque, a due anni dal voto che ha incoronato il tycoon presidente degli Stati Uniti, si vedrà presto con le elezioni di metà mandato del 6 novembre in cui tutti i 435 posti della Camera e 35 su 100 del Senato verranno rimessi in discussione con la possibilità che si registri un passaggio della maggioranza in mani democratiche al Parlamento.

Una situazione che, sommata all’indebolimento della Cina, non solo mette a rischio il rally di Natale dei listini (da Wall Street a cascata sulle altre principali piazze) ma che potrebbe compromettere anche tutto il 2019.

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