Elezioni Usa, cosa cambia a Wall Street

La Camera ai democratici, il Senato ai Repubblicani. Questoil risultato delle elezioni di mid term negli Usa. La sorpresa questa volta è stata la mancanza di sorprese. Hanno vinto i sondaggisti che avevano previsto con una buona accuratezza i risultati.
“A questo punto è probabile che l’attenzione di investitori e analisti, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti, tornerà sui temi abituali, più o meno immediati – commenta Alessandro Balsotti, strategist di Jci Capital – Le Presidenziali del 2020, le indagini del commissario speciale Robert Mueller, la continuazione del ciclo di rialzi della Fed (e le reazioni di Trump), l’incontro tra Trump e Xi”.

Per Alan Ruskin di Deutsche Bank la vittoria democratica alla Camera non è sufficientemente forte per rappresentare una chiara critica al manifesto trumpiano di ‘America First’ mentre potrebbe intensificare il conflitto istituzionale sulle presunte responsabilità del Presidente e del suo team nelle interferenze di Mosca nelle elezioni del 2016. Finora i Democratici hanno disciplinatamente atteso i lavori della commissione Mueller. Ora, con la maggioranza, potrebbero prendere l’iniziativa in maniera più diretta.
Secondo un commento del New York Times negli stati a cui Trump ha dato forte priorità in campagna elettorale (Florida, Georgia, Indiana) i Repubblicani sono riusciti a portare a casa importanti vittorie al Senato (e sui Governatori) – continua Balsotti – Dal canto loro, gli stati con maggiore concentrazione di elettori bianchi con alto livello di istruzione, alcuni dei quali avevano contribuito alla vittoria repubblicana del 2016, sono stati alla base delle perdite di seggi alla Camera. Nel complesso i segnali arrivati dalle urne paiono indicare che le divisioni sociali degli Stati Uniti si stanno aggravando”.  M.M.
 

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