Italia, la Bce potrebbe non intervenire

A cura di Vincent Frédéric Mivelaz, analista di Swissquote

Settimana prossima, il 21 novembre, la Commissione europea dovrà esprimersi nuovamente sul progetto di bilancio emendato che il Governo italiano si sta apprestando a scrivere. Come sappiamo, le conseguenze di un’inazione da parte dei rappresentanti politici italiani potrebbe avere conseguenze importanti in quanto Bruxelles potrebbe trovarsi nelle condizioni di dover richiedere al Governo sia di trasferire un deposito pari allo 0,20% del Pil nel fondo di salvataggio europeo che di fatto tagliarebbe fuori l’Italia dai finanziamenti comunitari.

Come se ciò non bastasse, la Banca Centrale Europea, che terminerà gli acquisti di titoli di Stato entro la fine dell’anno, potrebbe anche decidere di non supportare il Belpaese con operazioni di rifinanziamento. Dal nostro punto di vista, ci aspettiamo che l’Esecutivo guidato da Conte sia costretto alla fine a rifare i calcoli sulla manovra fiscale per evitare che il mercato riporti i rendimenti dei titoli governativi ancora più in altro verso i massimi, il che si rivelerebbe eccessivamente costoso per il budget stabilito inizialmente.

Naturalmente, una decisione non in linea con quanto richiesto dall’Europa potrebbe sortire un impatto considerevole sia sul piano di spesa del Governo italiano che sull’andamento della moneta unica, che la scorsa settimana ha perso l’1,7 per cento.

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