Il Ministero dell’Economia è tornato a studiare la cessione a Cdp del 53,28% detenuto in Enav e di una quota pari a circa il 3,3% di Eni, con un controvalore complessivo di circa 3 miliardi di euro ai valori attuali. Secondo quanto riportato da Reuters da due fonti vicine al dossier, le obiezioni mosse a fine 2017 da Eurostat all’operazione sarebbero “superabili”.
Non solo. In base ad altri rumors stampa, il piano prevederebbe anche lo spostamento anche delle partecipazioni in Enel, Leonardo e STMicroelectronics oltre al 30% di Poste Italiane.
Di fronte a queste prospettive, al momento a Piazza Affari Eni è sostanzialmente invariata ed Enav guadagna l’1,3%. Per contro, Enel cede lo 0,3%, Leonardo lascia sul campo il 2% e Poste Italiane il 2,4%. Il tutto in una seduta in cui l’indice di riferimento Ftse Mib cede al momento poco più del mezzo punto percentuale. G.R.