Economia, aumentano i rischi al ribasso. L’outlook di Allianz GI

A cura di Stefan Scheurer, Director Global Capital Markets & Thematic Research, Allianz Global Investors
L’arrivo dell’autunno traspare non solo dal tempo atmosferico, ma anche dal clima che si respira sui mercati finanziari internazionali: i numerosi rischi politici e gli effetti sempre più negativi del crescente protezionismo USA sull’economia reale hanno provocato la comparsa di “nuvole minacciose e di forti raffiche di vento” (maggiore volatilità). Più specificatamente:

  • Scenario economico: mentre il 2017 era ancora caratterizzato dalla ripresa sincronizzata della congiuntura globale, negli ultimi mesi la situazione è divenuta molto più eterogenea. Nell’attuale fase avanzata del ciclo economico, contraddistinta da una crescita leggermente superiore al potenziale e dal graduale aumento dell’inflazione – che consentono alle grandi Banche Centrali di portare avanti la normalizzazione della politica monetaria – sul fronte geopolitico sono presenti diversi fattori negativi, che spaziano dall’escalation del conflitto commerciale avviato dagli USA alla possibilità di una Brexit “disordinata”. I rischi al ribasso per lo scenario, caratterizzato da un equilibrio precario, sono recentemente aumentati, come conseguenza del rallentamento del momentum economico e delle persistenti disparità nella crescita, e nonostante la solidità degli indicatori negli USA.
  • Italia: non è tanto la crescita modesta, quanto il dibattito tra Roma e Bruxelles sul deficit italiano ad alimentare il nervosismo sui mercati finanziari; l’Italia infatti ha annunciato l’intenzione di alzare il rapporto deficit/PIL al 2,4% contro il parere dell’Unione Europea (UE). La prevista politica fiscale espansiva offrirebbe uno stimolo solo temporaneo alla crescita, e comunque in misura inferiore a quanto annunciato. Di conseguenza, sono aumentati i dubbi sulla sostenibilità del debito pubblico, e il premio per il rischio dei titoli governativi decennali italiani rispetto a quelli tedeschi è salito al di sopra del 3% – il livello più alto dal primo trimestre del 2014 – anche a causa del declassamento di un “notch” del nostro Paese a Baa3 da parte dell’agenzia di rating Moody’s.
  • Pubblicazione dei risultati societari: la stagione di pubblicazione degli utili potrebbe essere l’ago della bilancia per gli sviluppi futuri sui mercati finanziari; gli investitori infatti vorranno capire se, e in quale misura, i bilanci societari hanno sofferto del deterioramento negli scambi commerciali internazionali. Alcune società statunitensi si sono dette preoccupate per l’aumento dei costi di importazione e la riduzione delle vendite all’estero. Tali dichiarazioni assumono una particolare rilevanza, poiché nell’ultimo anno gli utili societari negli Usa hanno fortemente influenzato l’andamento delle quotazioni azionarie.

L’incertezza, con ogni probabilità, determinerà nuovi aumenti della volatilità; di conseguenza, novembre potrebbe essere caratterizzato da un clima veramente “autunnale”, in particolare se le incertezze dovessero iniziare a minare il sentiment di lungo periodo delle società.
 
Allocazione tattica, azioni e obbligazioni
– Negli ultimi mesi lo scenario economico globale è divenuto molto più eterogeneo. La crescita si mantiene leggermente al di sopra del potenziale ma di recente i rischi al ribasso sono decisamente aumentati, nonostante la solidità degli indicatori USA.
– Il graduale rialzo dell’inflazione lascia prevedere la prosecuzione della normalizzazione della politica monetaria delle principali Banche Centrali, anche se dovremo attenderci più inasprimenti dei tassi da parte della Fed rispetto a quanto attualmente scontato dai mercati.
– I rischi geopolitici restano invariati: il conflitto commerciale, soprattutto tra USA e Cina, la Brexit, le tensioni in Medio Oriente, il governo italiano euroscettico e intenzionato a effettuare spese ingenti.
– A fronte di valutazioni azionarie disomogenee, la stagione di pubblicazione degli utili potrebbe essere l’ago della bilancia per gli sviluppi futuri sui mercati finanziari, determinando l’entità dell’impatto negativo del peggioramento delle relazioni commerciali globali sui bilanci societari.
– È fondamentale investire in modo attivo sia all’interno di una stessa asset class che tra le diverse asset class.

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