Mercati – Il petrolio trascina tutti giù

I mercati statunitensi chiudono in pesante ribasso una seduta che già in Europa si mostrava molto pesante. Il Nasdaq Composite lascia sul parterre il 3,35% mentre l’indice S&P 500 con un calo del 3,06% torna in territorio negativo da inizio anno.

Pesante il settore degli energetici che risentono del calo del prezzo del greggio in area 66 dollari al barile, ma anche i finanziari subiscono perdite rilevanti.

Negative le piazze asiatiche con  l’indice Nikkei 225 a -2,82% mentre Sydney perde oltre il 3% ed Hong Kong arretra di circa due punti e mezzo percentuali.

Apertura in lettera per i listini europei che arretrano di quasi un punto percentuale.

Mercati obbligazionari stabili con qualche piccola tensione che torna a fare capolino nel settore dei corporate bonds.

Euro stabile contro dollaro a 1,3850 mentre prosegue la forza dello yen arrivato in nottata a 131,50. Da segnalare inoltre la debolezza del dollaro australiano che unita alla già citata forza dello yen potrebbe segnalare un notevole ritorno di avversione al rischio ed essere l’anticipazione di una ripresa di volatilità delle attività finanziarie.

Sul fronte macro attesi gli indici PMI in eurozona e le vendite di case esistenti negli Stati Uniti.

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