Generali punta al mercato sovietico

La stangata da parte della Banca Mondiale sulle stime del Pil di quest’anno si è fatta sentire. Dopo aver provocato un tonfo su tutte le principali borse europee, ha fatto espandere i suoi effetti anche sui mercati asiatico e americano.
L’indice Nikkei della borsa di Tokyo ieri ha perso terreno chiudendo con un pesante -2,82%. Anche Wall Street non è stata da meno, con il Dow Jones che ha chiuso con un -2,35%. Per fortuna oggi i listini europei sono molto volatili, compresa Piazza Affari. Fra i bancari bene solo Ubi Banca, che guadagna più di quattro punti percentuali, mentre Unicredit e Intesa Sanpaolo sono contrastate.

Per [s]Generali[/s] arrivano delle news importanti dalla Russia. Infatti il gruppo assicurativo triestino, secondo un quotidiano economico russo, avrebe fatto un’offerta per rilevare il 60% della compagnia assicurativa russa Ingosstrakh. L’offerta, di 30 milioni di rubli pari a 691 milioni di euro, sarebbe stata fatta insieme a PPf Investments. Quest’ultimo è un fondo d’investimento della Repubblica ceca che già detiene insieme a Generali una quota della holding che controlla la compagnia russa.
I portavoce dell’istituto sovietico hanno subito smentito la notizia, dichiarando di non aver ricevuto nessuna offerta in via ufficiale e comunque di non volerne cedere il controllo. Ma non chiudono definitavemente la porta al Leone di Trieste, perchè si dicono pronti ad esaminare delle proposte di collaborazione fruttuosa. Già dal 2007, anno in cui c’è stato il primo contatto tra Generali e la compagnia russa, quest’ultima ha tentato sempre di avversare la presenza straniera nel capitale della società.

Intanto il presidente di [s]Intesa Sanpaolo[/s] [p]Corrado Passera[/p] si è detto possibilista sull’idea di acquistare alcuni sportelli di Mps. Nei giorni scorsi era circolata la notizia dell’interesse della banca milanese per 50 dei 150 sportelli del Monte dei Paschi di Siena, messi in vendita dall’istituto toscano su direttiva sell’Antitrust. La vendita nn riguarda l’area di Firenze-Pistoia, ma le altre province toscane non ancora sature in cui Intesa punta ad avere una copertura del territorio pari al 20%, quota media di diffusione sul territorio nazionale. La discussione si è anche spostata sul tema della governance di Intesa Sanpaolo e sul suo sistema duale. Per Salza, presidente del consiglio di gestione, il bilancio dei cinque anni trascorsi adottando questo sistema è positivo, benchè migliorabile.