Invesco, portafogli per due scenari alternativi

Non saranno i nuovi rialzi della Fed, la yield curve invertita e le elevate valutazioni a scatenare un Bear market. Piuttosto una guerra potrebbe essere una condizione sufficiente (ma non necessaria), mentre una recessione o un aumento dell’inflazione, al contrario, potrebbero diventare condizione necessaria (ma non sufficiente). Parola di Paul Jackson, Head of Research EMEA Etfs di Invesco.
In tutto questo il ciclo economico prosegue il proprio percorso e molte economie in tutto il mondo sono ormai nella fase avanzata del ciclo, anche se a Invesco non credono che una recessione sia imminente. Ragion per cui le attese dei migliori rendimenti si posizionano sull’azionario giapponese (con prospettiva di un 15% di ritorno annualizzato in dollari nei prossimi cinque anni), sull’immobiliare Emergente (14% il ritorno atteso), l’obbligazionario Usa Investment Grade (5% il rendimento previsto) e il cash in dollari (3% la performance prevista).
Del resto nel lungo termine l’asset class azionaria ha mostrato nel tempo di poter fornire i migliori rendimenti: a Invesco hanno calcolato che in 102 anni (dal 1915 al 2017) l’equity ha reso mediamente intorno al 9% annuo con una volatilità del 18% circa, mentre le commodity hanno avuto performance pari alla metà ma con una volatilità simile e i rendimenti dell’oro sono stati intorno al 2% con una vola vicina al 18 per cento. Il rendimento del cash è stato mediamente di poco sopra lo zero, ma con una volatilità vicina al 5 per cento. Il messaggio quindi è che gli investitori pazienti possono raccogliere il premio al rischio del mercato azionario.
Cosa potrebbe andar male? Lo scenario centrale di Invesco prefigura una fase di decelerazione della crescita economica globale nel corso del 2019 e un leggero incremento a livello di inflazione core. Viceversa lo scenario alternativo più plausibile (a Invesco vi assegnano un 25% di probabilità) è quello di recessione: dopo la più lunga fase di espansione economica mai registrata, infatti, ogni giorno che passa ci avvicina alla prossima crisi.
Al mutare dello scenario economico cambiano ovviamente gli asset da avere in portafoglio. A Invesco, nel caso di fase ultima di espansione individuano come interessanti i settori Energy, Travel & leisure, Materials e Industrials, mentre dal punto di vista geografico i Paesi preferiti sono Australia, Canada, Cina, Giappone, Uk e Usa. Viceversa, nel caso di recessione, Telecom, Consumi di Base, Healthcare e Utility sono i comparti consigliati.  M.M.

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