Rally del Btp: come sfruttarlo al meglio

A cura di Giacomo Mattioli, Research Analyst di Marzotto Investment House
Sembra che finalmente si sia raggiunto un accordo tra il Governo Italiano e l’Europa sul livello del deficit per il 2019 che si attesterebbe ora al 2.04%. il mercato si aspettava un approccio collaborativo delle due parti, infatti rendimenti della curva italiana erano già in graduale calo da fine Novembre ma nelle ultime sedute abbiamo visto una significativa accelerazione al ribasso.
Come già abbiamo detto in una nostra precedente nota i movimenti del BTP anticipano, in queste situazioni di forte direzionalità, i movimenti dei titoli finanziari, in particolare dei bancari. Le banche infatti sono pesantemente investite nei titoli di stato italiani e forti variazioni di prezzo di questi impattano nella loro capitalizzazione. Prezzi crescenti del BTP sono quindi positivi sia per le azioni che per le obbligazioni.
A seguito dei movimenti della curva italiana abbiamo notato delle divergenze, nel senso che i titoli obbligazionari delle banche italiane offrono ancora un pick-up sul BTP su livelli massimi rispetto alle medie storiche degli ultimi due anni, e le azioni non hanno ancora dato segni di rimbalzo nonostante il rally corposo del BTP. Riteniamo quindi che ora ci sia un’ottima opportunità di acquisto.
Nel grafico sotto un raffronto tra l’andamento dei CDS e delle azioni di Mediobanca e Intesa Sanpaolo rispetto al decennale italiano.
(linea bianca: CDS, linea gialla: azione, linea verde: rendimento decennale italiano)

Per questa operazione consigliamo due titoli che riteniamo particolarmente appetibili in termini di spread su BTP e anche perché liquidi e di banche tra le più solide tra quelle italiane. Il primo è un Mediobanca 2022 a tasso fisso (XS1689739347), il quale presenta attualmente 68 bps di pick-up sul BTP di simile scadenza, livello. ai massimi dall’emissione del titolo, come possiamo vedere nel grafico. Il secondo è un Intesa Sanpaolo 2028 a tasso fisso (XS1785340172) che al momento offre un pick up di rendimento sulla curva Italiana di 22 BPS, che rappresenta (come possiamo vedere dal grafico) un valore relativamente alto (all’incirca 1.2 deviazioni standard dalla media dall’emissione) dal quale già in passato aveva invertito la tendenza.

Il ritardo nel rimbalzo da parte delle obbligazioni deriva sia dalla maggiore liquidità dei titoli di stato, sia in parte dal fatto che questo rimbalzo c’è stato in un periodo in cui il credito corporate sta soffrendo. Lo stesso possiamo dire dei titoli azionari: l’Italia in questo momento non è più il principale market mover delle borse europee, le quali sono molto più preoccupate del rallentamento dell’economia globale legato alle guerre commerciali e degli sviluppi della Brexit.
Pertanto, soffrendo tutto il mercato, le banche italiane che hanno un peso importante nel listino principale e un forte beta coi mercati europei hanno sofferto nonostante la performance dei governativi italiani. Consigliamo pertanto l’acquisto delle azioni di Intesa Sanpaolo e Mediobanca per le quali ci aspettiamo un rimbalzo sostanziale nel momento in cui i mercati europei dovessero consolidare in quest’ultima parte dell’anno.

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