In base a quanto comunicato dalla stessa UBS, la banca elvetica informa che i risultati preliminari dei mesi di aprile e maggio lasciano presagire che il secondo trimestre dell’anno chiuderà in perdita. Secondo la stessa banca, il rosso è da attribuirsi ai costi di ristrutturazione del portafoglio crediti e alle svalutazioni già annunciate in precedenza.
Il risultato operativo del trimestre sembra comunque dimostrare un certo miglioramento rispetto i primi tre mesi dell’anno, questo grazie alle migliori condizioni del mercato che hanno sostenuto l’attività di investment banking, ridotto le perdite e le svalutazioni sulle posizioni già in essere.
Poche buone sul fronte della raccolta, che negli ultimi tre mesi ha segnato un saldo negativo sia per la parte wealth management che quella di asset management. Grazie alla riduzione delle componenti di rischio, il Tier 1 del gruppo dovrebbe segnare un miglioramento alla fine di giugno rispetto la fine di marzo.
Sempre nel tentativo di rafforzare il proprio capitale, la banca ha proceduto al collocamento di 293.258.050 nuove azioni presso un piccolo numero di investitori istituzionali ad un prezzo di 13 franchi per azione. Dopo i costi legati al placement, l’operazione dovrebbe portare mezzi freschi per 3,8 miliardi di franchi svizzeri.
Il gruppo annuncerà i risultati del trimestre il prossimo 4 agosto.