Ripresa del mercato nel 2019

A cura di Charles Kantor, Senior Portfolio Manager e capo della strategia US Long- Short equity, Neuberger Berman
Riteniamo che nel 2019 ci sarà una ripresa del mercato e sarà probabilmente incentrata sull’idea che le valutazioni attuali, abbinate ad una crescita degli utili del 5-8% nel 2019, forniscano agli asset azionari una proposta di rischio/rendimento interessante. Le valutazioni rimangono interessanti perché riteniamo che una buona parte dei rischi più negativi sia già stati scontati. Notiamo inoltre che gli orizzonti temporali contano – e il contesto attuale fornisce un profilo di rischio/rendimento particolarmente favorevole per coloro che hanno la capacità di prendere posizioni a lungo termine.
Nelle ultime settimane si sono verificati tre importanti sviluppi macroeconomici, tra cui: (1) il “pivot” di Powell, che è stato probabilmente rafforzato dall’ultima relazione sull’occupazione meno negativa, (2) i 90 giorni di tregua tra USA e Cina, compresa la notizia data dal Wall Street Journal che annuncia l’intenzione della Cina di acquisire grandi quantità di beni e servizi (ad esempio, soia, gas naturale) e anche prendere in considerazione la riduzione delle tariffe sulle automobili, e (3) l’ultimo accordo OPEC, che dovrebbe evitare che il prezzo del petrolio greggio continui a scendere. Nonostante questi tre aspetti positivi, sembra però che il mercato stia rimanendo concentrato solo sull’arresto del CFO di Huawei.
Nei prossimi mesi, riteniamo che i guadagni e i flussi di cassa determineranno i rendimenti e quindi la nostra attenzione rimane focalizzata sulla valutazione del profilo di rischio/rendimento dei singoli titoli. Dal punto di vista azionario, ci troviamo ancora nel mezzo di una decelerazione da una crescita “above-trend” ad una crescita “trend”, sullo sfondo di valutazioni del mercato azionario generalmente ragionevoli.
Ricordiamo inoltre agli investitori di essere selettivi e di fare attenzione a non assumere posizioni troppo reattive, come evidenziato da alcune delle rapide inversioni di mercato di quest’anno. Anche se quest’anno è stato difficile, siamo fermamente convinti che ci sia un sostanziale divario di valore tra il prezzo attuale di molti titoli e il valore intrinseco che può determinarsi in un’ottica di lungo termine.

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