Fca vicina a un accordo negli Usa. I target tecnici del titolo a Piazza Affari

Potrebbe presto concludersi la vicenda che riguarda circa 104mila automobili diesel vendute dal gruppo Fca negli Usa, che secondo l’ente per la protezione ambientale degli Stati Uniti (l’Epa) sarebbero dotate di un software installato nel motore 3.0 per avere emissioni di ossido d’azoto NOx non conformi a quelle omologate, in violazione della legge. Stando infatti a quanto riferisce l’agenzia di stampa Associated Press e in base a quanto riportate dal sito web Alvolante, il costruttore italo-americano avrebbe trovato un accordo per pagare 663 milioni di dollari fra multe alle autorità e compensazioni ai clienti, in modo da far terminare il caso senza arrivare alle aule di tribunale.

Nel dettaglio, FCA avrebbe accettato di pagare 311 milioni di dollari al Governo federale e alle autorità californiane, oltre a 72 milioni per far terminare i procedimenti giudiziari in corso nei singoli stati americani e 280 milioni ai proprietari delle automobili coinvolte, che potrebbero ricevere circa 2.800 dollari a testa.

In questo scenario a Piazza Affari Fca tenta di proseguire nel recupero iniziato dopo il minimo a 12,14 euro di inizio 2019. Un movimento di recente confermato dall’incrocio al rialzo della medfia mobile a 21 sedute ora a quota 13,40 ma che necessita di ulteriori conferme con il superamento della resistenza statica a 14 euro, dove transita al momento anche la media mobile a 50 giorni.

Oltre questo ostacolo i successivi target sono individuabili in area 15/15,25 euro prima e in zona 15,80/16 euro. ruciale però posizionare uno stop loss a 13,40.

Da notrare poi che quest’anno Fca tornerà a distribuire una cedola. Il gruppo italoamericano ha infatti in cassa circa 2 miliardi di euro rinvenuti dalla cessione di Magneti Marelli che saranno pagati agli azionisti FCA con un dividendo straordinario.

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