Dopo il voto sulla Brexit la sterlina potrà rafforzarsi ancora

A cura di Peter Kinsella, Global Head of Forex Strategy di Ubp

Come previsto, la Camera dei Comuni del Regno Unito ha votato contro l’accordo sulla Brexit del primo ministro Theresa May. L’entità della sconfitta è significativa, la peggiore disfatta parlamentare per un governo britannico in carica da quasi cento anni. Questa sconfitta significa che la May dovrà tornare a Bruxelles e chiedere concessioni sull’accordo di recesso, ma può darsi che Bruxelles non trovi molta utilità in una nuova fase di negoziati.

Il rapporto sterlina dollaro è diminuito nel corso del pomeriggio di ieri, passando da livelli di circa 1,29 a livelli appena al di sotto di 1,27 prima della votazione, ma si sono ricondotti a livelli intorno a 1,28 dopo il voto. Durante la notte, le volatilità monetarie sono salite alle stelle, ma l’entità della sconfitta non ha sconvolto il mercato del forex.

Il primo ministro britannico May ha ora il mandato di tornare in Parlamento entro tre giorni con una nuova proposta. L’UE ha escluso qualsiasi rinegoziazione dell’accordo di ritiro, il che significa che May non può offrire nulla di nuovo al parlamento. Riteniamo che il risultato più probabile nel breve termine sia un’estensione dell’applicazione dell’articolo 50. Il governo britannico può revocare unilateralmente l’articolo 50, se lo desidera, ma una proroga dell’articolo 50 richiederà l’accordo degli altri Stati membri dell’Unione europea. Non è certo che gli altri 27 Stati membri dell’UE voteranno a favore di questa proroga, ma riteniamo che sia probabile.

È improbabile che l’UE offra al Regno Unito concessioni significative per quanto riguarda l’accordo di recesso. Potrebbero esserci ulteriori chiarimenti in merito alle future relazioni commerciali, ma non prevediamo che l’Unione europea rinunci al suo impegno per quanto riguarda la questione irlandese, avendole data così tanto peso negli ultimi 18 mesi di negoziati. Poiché il parlamento britannico non ha approvato l’accordo di ritiro e probabilmente non può approvare alcun accordo realistico, la probabilità di un secondo referendum è aumentata. Questo è l’unico modo per far sì che l’accordo di ritiro dell’UE sia di competenza del parlamento britannico. Tuttavia, le cose dovranno peggiorare prima che il Primo Ministro May convochi un secondo referendum. La conseguenza principale di ciò, è che la volatilità a breve termine della sterlina rimarrà elevata.

I movimenti di prezzo di ieri sono stati eloquenti; la sterlina si è impennata nonostante l’ampia portata della sconfitta. La maggior parte delle notizie negative sono scontate nei tassi di cambio della sterlina, il che significa che la sterlina subirà un significativo rialzo se il governo britannico chiederà un’estensione dell’articolo 50 o procederà verso un secondo referendum. Va notato che la sterlina è scambiata a livelli estremamente bassi in termini di tasso di cambio effettivo (REER) ponderato e reale. È tra le valute del G10 più economiche in termini di parità di potere d’acquisto (PPP), il che significa che la sterlina si riprenderà significativamente se l’articolo 50 verrà esteso e/o il governo si muoverà verso un secondo referendum.

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