Il crollo Lehman non spegne le speranze dei neolaureati

L’ultima indagine condotta da eFinancialCareers.it, effettuata in Italia, Francia e Inghilterra, tra oltre 600 studenti che fanno parte della generazione di laureati post crollo Lehman e che stanno muovendo i primi passi nel mondo del lavoro, evidenzia come gli eventi degli ultimi 10 mesi abbiano avuto un forte impatto sulla loro carriera futura e sulle loro aspirazioni.

Sulla base dei risultati del sondaggio, le opportunità di lavoro per i laureati in Europa sembrano essere diminuite per quanto riguarda soprattutto il settore dei servizi finanziari. In Italia e in Francia sono relativamente pochi gli studenti che prenderanno la laurea questa estate e che, desiderosi di entrare nel settore finanziario, hanno effettivamente trovato un posto in questo mercato (l’11% in Italia e quasi il 16% in Francia).

A confronto, i laureati del Regno Unito hanno ottenuto un po’ più successo: uno su cinque ha già trovato un primo impiego nel settore, anche se sono comunque molti i curricula che ogni giorno vengono cestinati.

Nonostante questo rimbalzo, l’indagine evidenzia come la stragrande maggioranza degli intervistati, non ancora laureati, continui comunque a desiderare di trovare una posizione nel mondo finanziario dopo la laurea.

In Italia e Francia, il desiderio di lavorare nel finance ha raggiunto il livello più elevato: il 76% degli studenti italiani interpellati e l’80% di quelli francesi ha detto che continuerà la ricerca di un’occupazione nel mondo finanziario, una volta ottenuta la laurea.

È interessante notare quanto pochi siano gli studenti europei influenzati dalle notizie negative che circolano in merito al settore bancario. Solo il 4% degli studenti italiani e il 9% di quelli francesi dichiara infatti di sentirsi in imbarazzo nel dire agli amici che vorrebbe lavorare proprio  nel settore dell‘investment banking.

Non è così nel Regno Unito dove oltre un terzo degli intervistati ha dichiarato di essersi sentito in imbarazzo nel dover fare un’ammissione del genere.

Per il 41% degli studenti italiani, Milano è considerata il principale centro finanziario e supera Londra che si colloca al secondo posto.

Londra, tuttavia, continua ad essere considerata come il maggiore centro finanziario dagli studenti inglesi e francesi a cui non dispiacerebbe trovare lì la propria occupazione nei servizi finanziari.

Per gli italiani, BNP Paribas e Credit Suisse sono in cima alle preferenze delle aziende in cui gli studenti vorrebbero lavorare. Per quanto riguarda gli inglesi e  francesi esprimono le loro preferenze in questo modo: Goldman Sachs è in cima alle preferenze degli studenti francesi e inglesi e i rispettivi gruppi bancari BNP Paribas e Barclays al secondo posto. La stragrande maggioranza degli studenti intervistati, che lavora per uno banca nazionalizzata  considera quella posizione come un primo passo all’interno del proprio percorso di carriera.
 
Si riscontrano differenze culturali quando si parla di esperienze e stage, mentre oltre la meta degli studenti italiani e inglesi si dichiara disposto a fare un periodo di prova gratuito in cui accumulare esperienza, i francesi non concepiscono questa possibilità infatti solo il 26% di essi è disposto a farlo.
 
John Benson, CEO e fondatore di eFinancialCareers.com, ha commentato: “Questa indagine dimostra che il fascino del settore finanziario per la prossima generazione di banchieri sia rimasto fortemente intatto e che le offerte relative al settore banking and finance  sono ancora tra le prime scelte degli studenti . Tuttavia, la reputazione del settore è stata messa a dura prova negli ultimi dieci mesi, e questo ha senza dubbio lasciato il segno sulla prossima generazione di professionisti finanziari”.

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