Inizia il G8 tra speranze ed incertezze

Il mercato valutario continua ad essere il mercato più liquido anche se la volatilità nel breve termine rimane significativamente alta. I movimenti degli ultimi giorni, che in realtà sono, guardando ai movimenti di lungo periodo, dei non eventi, sono però interessanti nel breve perché offrono possibilità operative da non trascurare. I due temi dominanti di questa settimana sono da una parte gli utili aziendali Usa, che potrebbero dare una spinta alle valute rifugio e abbattere invece quelle cosiddette “finanziarie” e gli ex carry trades. Il secondo tema è il G8 dove qualcuno pensa che si parlerà di una nuova valuta di riserva internazionale a sostituzione del dollaro. Nulla di meno probabile, in quanto il G8 si occuperà di temi diversi , di regole a internazionali per la Finanza, di povertà e di sostegno ai meno abbienti, ma non di valute di riserva se non altro perché il parlarne sarebbe inutile in quanto non esiste alcun accordo per sostituire il biglietto verde. Ciò che è messo in discussione invece in questi mesi è il modello anglosassone relativo alla finanza e soprattutto gli effetti che le manovre fiscali avranno sui bilanci dei grandi paesi occidentali del primo mondo. Se è vero che il deficit/Pil della maggior parte dei paesi potrebbe esplodere così come l’inflazione non appena l’economia ripartirà, allora è vero che probabilmente si dovrà parlare di misure restrittive nei prossimi mesi e anni che avranno effetti sociali pericolosi. Questi sono i temi, mentre il resto sembrano chiacchiere da bar. Ma noi ci occupiamo di oscillazioni valutarie e quello che ci sembra di poter dire è che entriamo in una fase dell’anno, dopo aver assistito ad una significativa ripresa delle valute finanziarie, in cui le valute rifugio potrebbero avere dei colpi di coda anche importanti.

L’euryen che è stato l’espressione di questa battaglia tra divise finanziarie e divise rifugio, sembra infatti aver cambiato tendenza con prospettiva di ribasso di medio termine che potrebbero far tornare i prezzi in area 124.50 – 126.00. Se è vero che la tendenza di fondo sembra essere ancora rialzista,è altrettanto vero che l’incapacità di salire sopra 136 e la creazione di massimi inferiori ne mina i presupposti essenziali.
E se i prezzi violeranno chiuderanno stabilmente la giornata di oggi sotto 131.15-30 a nostro avviso si entrerà in una fase di discesa che potrebbe essere importante e di accelerazione.
Stessa cosa si potrebbe dire per NzdJpy e per i cross dello Yen in generale con le dovute differenze grafiche per le altre valute, ma la correlazione con i mercati azionari appare ancora assai significativa.

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