Metalli industriali, pausa del movimento rialzista

Il rafforzamento del dollaro contro l’euro verso area 1,1350 favorisce storni correttivi per le quotazioni del comparto dei metalli industriali non ferrosi, rendendo più costosi gli acquisti espressi in moneta unica. Tuttavia, l’andamento pare più ascrivibile a pull-back ai livelli di supporto, determinato dalle prese di profitto dei rialzisti, che potrebbero rientrare sul mercato in caso di un’estensione della discesa del mercato sui primi livelli di supporto”. Questa la view degli analisti di Wings Partners Sim,:

L’impostazione tecnica, per gran parte dei metalli resta infatti positiva, con spazi al rialzo per i corsi che rendono l’avvicinamento ai livelli di supporto che può essere sfruttato per rientrare in acquisto sul mercato. È questo il caso dello zinco, con un minimo riconosciuto in area 2.680 dollari per tonnellata, avvicinando il supporto a 2.650, che può essere individuato come primo punto per ripristinare le posizioni rialziste alleggerite in precedenza. Discorso analogo per quanto riguarda il piombo, che in mattinata scambia in zona 2.080 dollari, circa 20 adollari l di sopra del primo supporto tecnico, così come l’alluminio oggi in zona 1.900. In calo nella sessione di ieri anche il nickel, dopo aver raggiunto un picco in zona 13.300 riconoscendo la resistenza dei massimi di settembre prima di portarsi in zona 12.800, con un’escursione giornaliera di 500 dollari che evidenzia una volatilità elevata in questa fase, dopo un recupero di quasi 3.000 dollari rispetto ai minimi di inizio 2019. Continua invece a differenziarsi rispetto al restante comparto il rame, che si conferma in zona massi-mi di periodo in mattinata in zona 6.250 dollari, con spazi per un’estensione dei rialzi verso l’area di massi-mo di ottobre scorso e parte alta dell’attuale trading range, in zona 6.370″.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!