Economia tedesca: la demografia frena la Germania

A cura di Jordy Hermanns, gestore multi-asset di Aegon Asset Management

Il segno meno visto nel terzo trimestre per la Germania è stato in forte contrasto con i trimestri precedenti, dato che la crescita tedesca dalla metà del 2013 si è sempre attestata intorno a un +0,5% su base congiunturale. La debolezza dell’economia teutonica è legata a vari fattori. Come altri mercati sviluppati, la Germania ha sofferto il rallentamento globale e l’aumento dei rischi politici. Altre circostanze particolarmente gravose per l’economia del paese si sono poi aggiunte al mix. Si parla delle nuove regole europee sui test per le emissioni (Worldwide Harmonised Light Vehicle Test Procedure – WLTP) che sono diventati un collo di bottiglia per l’industria automobilistica. Il clima secco ha inoltre limitato i trasporti fluviali, influendo sulla logistica e sulla catena produttiva dell’industria tedesca.

Nonostante gli indicatori economici riferiti al quarto trimestre avessero fatto presagire l’entrata in recessione tecnica della prima economia dell’Eurozona, i dati hanno mostrato una variazione congiunturale nulla negli ultimi tre mesi dell’anno. Dopo il -0,2% del trimestre precedente, dunque, la Germania è riuscita ad evitare un ulteriore contrazione del Pil, anche se di un soffio.

Fattori demografici limitano il potenziale di crescita dell’economia tedesca

Negli scorsi anni l’economia della Germania si è espansa rapidamente, beneficiando del sincronizzato rialzo ciclico globale e di condizioni finanziarie accomodanti. Le finanze del governo sono rafforzate, così come il mercato del lavoro. Dal 2014 l’esecutivo ha infatti registrato surplus di bilancio che sono serviti a far scendere il debito al 60% del Pil (81% nel 2010), mentre il mercato del lavoro si è pienamente ripreso dalla crisi, con il tasso di disoccupazione sceso al 5% e le aziende in crescente difficoltà nel trovare i giusti candidati per i posti disponibili.

Ora che l’espansione globale si allenta e molti elementi di traino vanno dissipandosi, la crescita della Germania tornerà a convergere verso il suo potenziale di lungo termine che per i prossimi decenni è inferiore rispetto al passato. Le stime mostrano come la popolazione in età lavorativa (compresa tra i 15 e i 64 anni) in Germania sia destinata a scendere dai 53 milioni attuali a 46 milioni nel 2040, un calo del 15% in 25 anni in netto contrasto con quanto visto negli ultimi 2 decenni. L’aumento della produttività sarà, al contrario, modesto, tra lo 0,5% e l’1%. Ciò pone le basi per un range di crescita nei prossimi anni tra lo 0% e l’1%, nettamente inferiore al quasi 2% registrato dal 2013 a oggi.

La crescita potenziale potrebbe essere lievemente più alta se lo sviluppo di nuove tecniche innovative dovesse aumentare la produttività o se le aziende tedesche riuscissero ad attrarre forza lavoro da altri Paesi. Ci aspettiamo quindi un lieve rimbalzo dell’economia tedesca, il cui tasso di crescita dovrebbe tuttavia rimanere più blando rispetto a quanto visto negli ultimi tempi.

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!