Non è una novità che l’industria mondiale degli hedge stia riprendendo a salire, registrando le prime performance significative dopo la crisi.
Passata la brillante partenza d’inizio anno l’andamento dei fondi ha raggiunto vette che non si toccavano dal 1999, stabilizzando i patrimoni d’investimento e influendo sulla crescita degli asset alternativi, ma sulla piazza italiana l’estate è surriscaldata da considerevoli novità sui mercati speculativi.
Il trend degli hedge made in Italy, infatti, dopo l’eccezionale parentesi dell’autunno scorso è tornato ai vertici delle performance, registrando esiti positivi in termini di rendimento quanto di volatilità.
A rivelarlo sono gli studi di MondoHedge che prospettano la prossima chiusura semestrale dell’industria dei fondi con il secondo miglior risultato raggiunto dal suo avvio. L’analisi, in luce delle deludenti cadute dell’anno trascorso, mostra la capacità di adattamento degli hedge fund, in grado di svolgere la loro funzione di protezione del capitale nell’arco del medio-lungo periodo.
Secondo i dati diffusi, infatti, le performance del periodo compreso tra il gennaio 2002 e il giugno 2009 stimano una crescita del 12,73%, con una volatilità del 4,5%. Una percentuale senza confronti rispetto agli altri mercati azionari, soprattutto se messa a riscontro con le quote registrate DJ Eurostoxx, che perde il 41, 01% con una volatilità del 20, 26%, o ancora l’S&P che registra una volatilità del 15,61%.
L’Italia mostra quindi un trend di forte recupero e, secondo le primissime stime, anche il trimestre estivo dovrebbe registrare raccolta netta positiva.
L’analisi svolta nel corso del mese di maggio 2009, prendendo un campione di 23 Sgr alternative, 14 delle quali di origine bancario/assicurativa e le restanti 9 facenti capo a Gruppi indipendenti, fornisce indicazioni sulle aspettative di crescita futura del settore e sulla clientela da cui è attesa la spinta maggiore a sostegno di questo mercato nel prossimo anno.
I risultati sono incoraggianti: la parte prevalente delle Sgr intervistate prevede una crescita della raccolta netta dell’industria hedge tricolore almeno del 10% ma esiste una percentuale più esile che prospetta addirittura un balzo superiore al 30%, confermando l’atmosfera positiva che si respira nel mercato italico degli hedge.
Riguardo il segmento di consumatori che si prospetta come maggiore sostenitore dell’industria degli hedge fund in Italia, il campione intervistato indica la clientela istituzionale quale motore trainante del mercato per il prossimo anno.