Europa in portafoglio

A cura di Francesco Lavecchia, Morningstar

Uno dei sistemi per investire in Europa è puntare sulla voglia di rivalsa di alcuni titoli particolarmente penalizzati dalle Borse nel 2018. Iliad, Sodexo e KBC Group hanno perso, rispettivamente, il 38%, il 17% e il 16% e ora sono scambiate a prezzi di mercato molto convenienti.

Iliad, ricavi in aumento a un ritmo del 4%
Iliad è il secondo operatore francese nel segmento della banda larga e il quarto in quello mobile. Gli analisti di Morningstar valutano il Moat delle aziende del comparto telecom in rapporto alla scala di produzione, che permette di ammortizzare i costi fissi legati alla gestione della rete, e alla qualità degli asset. Iliad non riesce a replicare le economie di scala dei leader del settore come Orange ma, a differenza di questa, che risente del fatto di essere ancora una società a partecipazione statale (con una quota del 23% nel capitale sociale), non è tenuta a mantenere la gestione di alcuni servizi in aree poco profittevoli e può intervenire sui costi del personale. Per queste ragioni riesce comunque a mantenere rendimenti del capitale superiori alla media.

La strategia del gruppo è stata quella di sfruttare il suo forte posizionamento nel mercato broadband, nel quale riesce ad ottenere una solida crescita dei ricavi e margini di profitto elevati, per investire in altri mercati come quello wireless in Francia, prima, e ora anche Italia. Questa politica ha prodotto importanti risultati in patria e ha avuto un grande successo anche nel Belpaese, dove a fine agosto ha tagliato il traguardo di 1,5 milioni di clienti. “Ci aspettiamo che, a fronte di un rallentamento della crescita dei sottoscrittori in Francia, l’azienda registri un aumento dei clienti in Italia e una crescita del fatturato a causa del maggior peso dei servizi a più alto valore aggiunto. Sulla base delle nostre previsioni per i prossimi cinque anni, che indicano un progresso medio dei ricavi del 4% e un margine Ebit attorno al 15%, stimiamo un fair value pari a 143 euro”, dice Allan C. Nichols di Morningstar (report aggiornato al 4 settembre 2018).

Primo trimestre in crescita per Sodexo
Sodexo, leader mondiale nella fornitura di servizi di ristorazione a livello globale, è ben posizionata per beneficiare della tendenza all’esternalizzazione di questo servizio da parte delle strutture sanitarie e scolastiche. Il management dell’azienda è convinto che l’intero mercato dei servizi di ristorazione in outsourcing abbia ancora una bassa penetrazione (circa il 50%), e questo gli lascerebbe ampio spazio per aumentare la propria quota. Il settore si caratterizza per legami commerciali di lunga durata e ne è prova il tasso di rinnovo di Sodexo che è stato in media superiore al 90% negli ultimi 10 anni. L’industria è frammentata in molti operatori locali e questo offre a player globali come Sodexo la possibilità di aumentare la quota di mercato poiché i clienti internazionali preferiscono interagire con un unico fornitore che si occupi di tutte le regioni in cui sono attivi.

“L’azienda sembra ormai essersi messa alle spalle il periodo negativo che ha portato il management a lanciare un profit warning nel 2018. I due segmenti maggiormente in difficoltà nei mesi scorsi, quello delle strutture sanitarie negli Usa e quello delle scuole, hanno ripreso a crescere nel primo trimestre del 2019 e ora prevediamo per i prossimi cinque anni una crescita media del fatturato del 4% e stimano un fair value pari a 110 euro”, dice Michael Field analista azionario di Morningstar (report aggiornato al 10 gennaio 2019).

KBC si è rifatta il look
KBC Group è stata fortemente colpita dalla crisi finanziaria, ma grazie agli aiuti di Stato e a una profonda ristrutturazione del suo business è riuscita a rimettersi in carreggiata e ora è molto ben posizionata all’interno del settore bancario europeo.

Le ragioni della sua redditività superiore alla media sono da ricondurre al modello di banca assicurazione che permette a KBC di sfruttare la sua rete di filiali per la vendita di prodotti assicurativi. Le sinergie tra l’attività bancaria e quella assicurativa si traducono nel cross-selling di prodotti e in un forte contenimento dei costi, mentre la commistione delle due attività permette una maggiore diversificazione in termini di entrate e di rischio.

In Belgio e Repubblica Ceca, rispettivamente primo e secondo mercato per reddito generato, KBC gode di una posizione oligopolistica per effetto della forte concentrazione del settore e questo gli permette di gestire la propria attività con costi più bassi rispetto alla concorrenza e dunque di mantenere alti margini di profitto.

“I risultati del 2018 sono stati buoni e in linea con le nostre attese. Le previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media dei ricavi del 4%, sostenuta dal miglioramento del margine da interesse, e un aumento del reddito operativo grazie all’opera di efficientamento dei costi da parte del management. In base a queste considerazioni la nostra stima del fair value è pari a 80 euro e vale al titolo un rating di quattro stelle”, dice Niklas Kammer di Morningstar (report aggiornato al 14 febbraio).

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