Bankers italiani, stabilità lavorativa o retribuzione?

Tra i quasi 8000 professionisti dei servizi finanziari di tutto il mondo intervistati in un sondaggio condotto da eFinancialCareer, quelli italiani appaiono essere i meno preoccupati in merito alla proprio carriera.

Infatti solo il 44%dei rispondenti italiani ha dichiarato di essere più orientato alla stabilità lavorativa piuttosto che a un aumento della retribuzione, mentre solo il 26 % non è d’accordo con questa idea ritenendo di maggiore importanza uno stipendio più consistente. Gli altri intervistati non hanno una posizione precisa in merito.

Questa tendenza appare in linea con quella dei professionisti finanziari del Regno Unito e del Nord America, dove, solo il 47% degli inglesi e il 42% dei nordamericani dichiara di essere più preoccupato dalla sicurezza della posizione lavorativa rispetto all’ipotesi di una maggiore retribuzione.
I bankers che hanno sede operativa in Africa e in Medio Oriente attribuiscono un’importanza maggiore alla stabilità lavorativa con percentuali di 70% per i primi e 66% per quanto riguarda i mediorientali.

“In Italia i  professionisti della finanza hanno dimostrato di essere tra quelli meno preoccupati sulla questione della  stabilità del posto di lavoro, ciò potrebbe essere spiegato – al di là di alcuni licenziamenti effettuati  – con il fatto che in Italia le leggi sul lavoro ed i licenziamenti sono molto più severe rispetto ad altri Paesi” ha dichiarato John Benson, co -fondatore e CEO di eFinancialCareers.

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