Tassa Madoff, il crimine paga

Il carcere certo non è un albergo, ma se i detenuti cominciassero a pagare il loro soggiorno in prigione?

L’idea è venuta a Jim Tedisco, membro repubblicano dell’assemblea dello Stato di New York.
Tedisco ha inoltrato una proposta di legge che di fatto prevede l’obbligo da parte dei cittadini newyorkesi, riconosciuti colpevoli di qualche reato, di pagare il proprio soggiorno in carcere.

Nel dettaglio la norma imporrebbe ai cittadini che beneficiano di un reddito superiore ai 200 mila dollari l’anno la copertura totale delle spese sostenute per la detenzione, mentre per chi guadagna meno di 40 mila dollari non è previsto alcun pagamento.

La proposta ha subito suscitato molto interesse da parte dei cittadini di New York ed è stata ribattezzata “tassa Madoff”, in onore del finanziere condannato a 150 anni di reclusione per la sua truffa da 65 miliardi di dollari. Non c’è da stupirsi che i suoi concittadini preferiscano che Bernie non trascorra il resto della sua vita dietro le sbarre a spese dei contribuenti.
Gli istituti di pena americani sono molto popolosi e un detenuto costa allo stato tra gli 80 e i 90 dollari al giorno quindi, se la norma dovesse essere approvata, le casse federali gioverebbero di un gran bel risparmio.

Non c’è da dubitare troppo sulle sorti della proposta, vista la sua popolarità è probabile che venga presto tradotta in legge. Se così sarà Madoff non dovrà soltanto scontare la sua pena in carcere, ma restituirà allo stato federale almeno una parte dei 65 miliardi sacrificati alla sua disonestà.     

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