Alle 19 di ieri sera, in anticipo grazie all’ora legale negli Usa, è stato diffuso dalla Fed lo statement con la Dot Plot e le Projections.
Il mercato temeva qualche residua velleità di rialzo da parte del Fomc nell’anno in corso? Può dormire sonni tranquilli
“La Fed – ha affermato Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr – ha riconosciuto che l’economia a stelle e strisce sta rallentando, e nelle projections ha abbassato di 50 bps il livello di arrivo dei Fed Funds a fine 2019, cancellando di fatto i rialzi previsti per quest’anno”.
Di tutto il percorso di rialzi ancora indicato a dicembre è rimasto solo un sigolo rialzo l’anno prossimo (fed funds finale 2020 a 2.625%), mentre il tasso neutrale di lungo periodo è stato lasciato invariato al 2.75. Inoltre, è stato annunciato che la riduzione del bilancio Fed terminerà a settembre (almeno un trimestre prima delle attese) e che la riduzione del ritmo prenderà inizio a maggio.
“In sintesi – sottolinea Sersale – un risultato decisamente più accomodante delle attese, proprio quando gli investitori dubitavano che Powell potesse rivelarsi più dovish di quanto già scontato dal mercato”.
La reazione è stata coerente:
- I tassi sono collassati sulla curva USA (6/7 bps su tutte le scadenze)
- Il dollaro ha perso vistosamente terreno contro tutti i cross (oltre 1.14 vs euro)
- L’azionario ha mostrato sollievo, con Wall Street tornata in positivo e il future su MSCI emerging a guidare il movimento.
- Oro e commodities hanno accentuato i guadagni.
Queste le reazioni a caldo. È possibile che, a freddo il mercato inizi a interrogarsi su cosa rende la fed cosi eccezionalmente prudente.