Vontobel quota sul SeDeX il primo Tracker Certificate Impact Investing

Gli investimenti sostenibili hanno visto negli ultimi anni una crescita costante, sulla spinta di sempre più sentite esigenze di stampo ambientale e demografico, nonché sull’onda di nuove normative e di nuovi di modelli di consumo (ad esempio, l’86% dei millennial considera sia più importante investire in modo sostenibile rispetto a 5 anni fa). Questo trend ha portato a una crescita esponenziale dell’offerta di prodotti fondati su un approccio ESG, che però ha toccato in modo solo marginale il mondo dei certificati quotati.

In questo contesto, Vontobel – player di primaria grandezza a livello europeo nel campo dei Certificati – fa un passo “oltre l’approccio ESG” e quota il primo Tracker Certificate Impact Investing. Rispetto all’approccio ESG, l’impact investing ha l’obiettivo di offrire rendimenti con una maggiore attenzione all’impatto che l’investimento ha sull’ambiente e/o sulla società, che deve essere non solo positivo ma anche misurabile.

“Con questa nuova emissione, Vontobel conferma il suo forte commitment con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU”, ha commentato Francesca Fossatelli, Responsabile Public Distribution Italy di Vontobel Investment Banking. “La sostenibilità non è solo parte integrante della cultura aziendale di Vontobel, che infatti ha firmato il Carbon Disclosure Project ed è carbon neutral dal 2009, ma si riflette anche nei prodotti e processi della banca concepiti per essere il più possibile rispettosi del clima e per promuovere la protezione dello stesso”.

Cosa replica e come funziona il certificato

Il certificato replica il MSCI World IMI Select Sustainable Impact Top 20 Index, un indice composto da 20 società dei Paesi sviluppati, equiponderati al 5%, con le seguenti caratteristiche:

  • Almeno il 50% del fatturato generato in uno dei seguenti temi di impatto sostenibile: sanità, energia alternativa, approvvigionamento idrico, architettura sostenibile, energia efficiente, istruzione, finanziamento di piccole e medie imprese, prevenzione inquinamento, trattamento malattie gravi, nutrizione;
  • Rating ESG di MSCI non inferiore ad A e nessun coinvolgimento nelle principali controversie internazionali e in business non ESG (ad esempio tabacco, oil&gas, carbone, OGM, armi);
  • Alto punteggio su tre variabili finanziarie: RoE, rapporto debito/equity, variabilità degli utili;
  • Capitalizzazione di mercato ≥ 500 milioni di dollari e volume medio giornaliero scambiato ≥ 2 milioni di dollari negli ultimi tre mesi.

Per ognuno dei dieci temi “Impact” descritti, vengono scelte le società con i punteggi più alti. Al momento nell’indice sono inseriti 10 titoli statunitensi, 4 britannici, 3 giapponesi, 1 australiano, 1 danese e 1 norvegese. In dettaglio, si tratta di:

  • First Solar (energia alternativa)
  • Benesse Holding Inc. e Pearson PLS (istruzione)
  • Ormat Technologies Inc., Rockwell Automation Inc. e VMware Inc. (energia efficiente)
  • Berkeley Group Holdings PLC e Crest Nicholson Holdings PLC (architettura sostenibile)
  • Amgen Inc., CSL Limited, Novo Nordisk A/S e Shionogi & Co. Ltd. (trattamento malattie gravi)
  • Hormel Foods Corp. e Mowi ASA (nutrizione)
  • Johnson Matthey PLC e Tenneco Inc. (prevenzione inquinamento)
  • Procter & Gamble Co. e TOTO Ltd. (sanità)
  • Badger Meter Inc. e Franklin Elect25ric Co., Inc (approvvigionamento idrico).

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