I risultati
L’analisi mostra che le aziende che perseguono un impatto sociale o ambientale positivo sovraperformano l’universo complessivo delle società quotate in borsa, offrendo tassi di crescita più elevati, rendimenti di qualità superiore e un costo del capitale inferiore. Nel dettaglio, le aziende con un impatto positivo hanno:
- una crescita media del 12% delle vendite a cinque anni, contro il 7% per le aziende ad impatto neutro/negativo;
- un costo medio quinquennale del capitale del 5% contro il 6% per le società “non impact”;
- se si escludono le società con un market cap inferiore a 1 miliardo di dollari, le società con impatto positivo forniscono il 7,3% in più del costo del capitale, contro il 4,9% per i titoli “non impact”.
Impatto positivo = più innovazione
I risultati sottolineano la nostra convinzione che i ritorni finanziari e sociali possano andare di pari passo. La nostra ricerca sfata luoghi comuni secondo cui l’impact investing sia una spesa o conduca a peggiori performance a livello di rischio/rendimento. In realtà è piuttosto intuitivo che le aziende con impatto positivo abbiano tassi di crescita più elevati. Queste infatti tendono ad essere più innovative e a beneficiare dei fattori di supporto offerti dai SDG, e di solito non sono coinvolte in settori in declino. Questi attributi rendono inoltre le aziende più resistenti e meno cicliche, il che spiega i minori costi di capitale per le aziende con un impatto positivo.
L’investimento a impatto è un settore relativamente giovane. I dati sono limitati e le prove empiriche raccolte sono scarse. Con l’aumento della diffusione del reporting sull’impatto, i dati disponibili aumenteranno e miglioreranno. In questo modo sarà più facile tracciare l’impatto in modo più tangibile, rendendo i SDG più investibili e contribuendo così raggiungerli concretamente.