Anima Sgr: focus sull’equity

A cura di Anima Sgr

Europa: Borse in consolidamento

Durante l’ultimo mese, il mercato azionario europeo è stato caratterizzato da una volatilità ancora in ribasso, e ha consolidato i rialzi realizzati da inizio anno. Ad alimentare la positività i due fattori già ricordati: da un lato i toni sempre più accomodanti da parte delle Banche Centrali che sembrano scongiurare, almeno nel breve, l’eventualità di un rialzo dei tassi; dall’altro lato le dichiarazioni più concilianti tra USA e Cina sul fronte della disputa commerciale. Ma il rallentamento dei dati macroeconomici, unito a revisioni degli utili societari in diminuzione e uno scenario geopolitico ancora incerto – a causa della questione Brexit e delle elezioni europee in primis -, ci portano a mantenere un approccio prudente.

Nei prossimi mesi una ripresa economica sincronizzata a livello globale potrebbe agire da catalyst positivo anche per le Borse dell’Eurozona. Per quanto riguarda il posizionamento settoriale la view è positiva sul settore dei prodotti alimentari e bevande: questo è storicamente correlato in maniera negativa al rialzo dei tassi d’interesse e pertanto alla luce del recente orientamento delle banche centrali riteniamo che le valutazioni potranno essere supportate nei mesi a venire. Giudizio neutrale ancora sui titoli energetici, oltre che su quelli del settore farmaceutico (healthcare), anche se su quest’ultimo il peso all’interno dei portafogli è stato ridotto. Ancora, visione neutrale per il settore dell’information technology – in quanto le società stanno registrando un trend positivo degli utili, accompagnato da una crescita strutturale – oltre che assicurativo e delle telecomunicazioni.

Infine, abbiamo adottato un approccio più cauto sul settore dei finanziari in attesa di un contesto macroeconomico più favorevole che mostri i segni di una espansione globale sincronizzata. Nonostante l’introduzione di un nuovo rifinanziamento a lungo termine del comparto bancario (TLTRO), la BCE ha spostato il prossimo rialzo dei tassi d’interesse oltre il 2019, mettendo ulteriormente sotto pressione la profittabilità delle banche. Visione negativa anche sul settore dei consumi non discrezionali, a causa della crescente competizione nel settore e delle pressioni inflattive dal lato dei costi.

 

Italia: costruttivi ma con cautela

Valutazioni basse e messaggi rassicuranti da parte di Fed e BCE stanno contribuendo all’andamento costruttivo della Borsa italiana, nonostante il contesto di rallentamento in cui versa l’economia domestica. I rialzi del mercato, insieme ad un contesto macro in deterioramento, ci fanno però confermare un giudizio neutrale e alleggerire alcune posizioni, in particolare nel settore fnanziario. Crediamo che gli investitori saranno sempre più attenti all’impatto sui conti pubblici di una crescita più bassa delle aspettative, con il rischio che quando si apriranno le discussioni sulle prossime politiche economiche del governo si possa ricadere nella situazione di conflitto con le istituzioni europee di qualche mese fa. Inoltre, la selezione dei titoli si orienta verso un approccio prevalentemente “value” che appare più appropriato a fronteggiare l’attuale fase di mercato.

 

USA: c’è ancora spazio di crescita

Il Pil americano, in termini reali, è cresciuto nell’ordine soltanto del 2,3% annuo nel corso degli ultimi 10 anni, il tasso più basso nella storia degli ultimi 70 anni. Questo, pertanto, crea ancora le condizioni per una politica monetaria accomodante con tassi di interesse relativamente bassi, continuando così a rendere attraente l’investimento in azioni americane. Le stime di crescita degli utili delle società statunitensi si sono drasticamente ridotte a partire da settembre dello scorso anno e al momento il consensus degli analisti si attende una crescita degli utili per azione pari al 5% con stime di crescita del Pil in termini reali pari al 2,5%. Perciò, un premio per il rischio ancora piuttosto alto con aspettative conservative restano a supporto del listino azionario americano. Nel corso dell’ultimo mese il settore tecnologico è tornato in auge rispetto ai mesi passati, come pure quello delle utilities. Tra i peggiori rimangono i farmaceutici ed i consumi non ciclici. Per tanti settori, soprattutto ciclici, siamo a livelli relativamente bassi rispetto al potenziale di lungo periodo. Il giudizio sul mercato azionario americano viene ancora una volta confermato neutrale.

Borse emergenti: il giudizio diventa neutrale

È proseguito il miglioramento del sentiment sui mercati emergenti, tuttavia, le performance positive non hanno riflesso il progresso sul fronte dei fondamentali. Le valutazioni non sono più a sconto, se pur con delle signifcative differenze tra i vari Paesi: in particolare, il mercato cinese è ancora interessante, mentre altri Paesi presentano un rapporto prezzo/utili signifcativamente superiore alle medie storiche. Riteniamo probabile un ritracciamento dell’indice degli emergenti (MSCI Emerging Markets) e abbiamo pertanto preso proftto sul comparto; manteniamo, invece, un sovrappeso sulla Cina. ll giudizio su questi mercati passa da positivo a neutrale.

Borse Asiatiche: il Giappone si conferma l’area più interessante

Il Giappone continua ad essere ritenuta l’area geografca più interessante per il team gestionale di Anima per i seguenti fattori: prosegue il miglioramento della governance delle società quotate; è in discussione una riforma del Topix, che ha come obiettivo di escludere società con capitalizzazioni e/o flottanti troppo piccoli e che potrebbe innescare una fase di aggregazione; il listino giapponese, infne, rappresenta un universo investibile ricco di società attente ai criteri Esg.

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