Fincantieri potrebbe salpare, anche in Borsa

Fincantieri apre la settimana col segno positivo sopra gli 1,11 euro per azione, dopo che l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio d’esercizio 2018 e la proposta di distribuzione di un dividendo di 1 centesimo di euro per azione, con stacco cedola il 15 aprile e pagamento il 17 aprile prossimo. Ai livelli attuali le quotazioni del titolo in borsa restano di un 5% al di sotto dei livelli di dodici mesi fa, ma hanno già recuperato oltre il 12% negli ultimi tre mesi, con uno 0,9% di rialzo segnato nella scorsa ottava.

Sempre l’assemblea dei soci ha poi confermato il top management e in particolare Giuseppe Bono quale amministratore delegato e Giampiero Massolo quale presidente con deleghe in materia di rappresentanza istituzionale, concorso con l’amministratore delegato alle strategie internazionali e di comunicazione, controllo interno e security aziendale.

 

L’outlook delle attività di Fincantieri

Per quanto riguarda l’outlook delle diverse attività, quello per la divisione shipbuilding resta positivo grazie anche al rinnovamento dell’attuale flotta croceristica mondiale (una sessantina di navi hanno oltre 25 anni) e alla crescita della domanda di crociere soprattutto in Cina. Meno brillante le prospettive per la controllata Vard. Come notano gli analisti di Equita Sim il passaggio da offshore a cruise dei cantieri di Vard in Norvegia e in Romania richiederà del tempo per arrivare al run-rate e il raggiungimento del punto di pareggio della divisione è atteso solo nel corso del 2020. Il 2019 sarà un anno di transizione anche per la rimanente parte offshore di Vard, mentre si aspettano significativi miglioramenti nel corso del prossimo anno anche grazie all’avvio dei lavori sulla commessa (ad alta marginalità) della marina norvegese.

Resta ancora da decidere se il cantiere brasiliano la cui attività è stata già ristrutturata nel corso del 2018 con una significativa riduzione dei costi vada mantenuto o se sia meglio cederlo o chiuderlo, uscendo definitivamente dal paese. Quanto alle future commesse, le gare più importanti sono attese negli Stati Uniti, in Est Europa e in Medio Oriente. La gara in Romania (che potrebbe valere 1,5 miliardi di euro), originariamente attesa nel 2019, potrebbe peraltro slittare all’anno prossimo.

 

La querelle con la Francia per Stx France

Infine, per quanto riguarda la querelle Stx France (cui fanno capo i cantieri di Saint Nazare da tempo al centro di una contesta tra Italia e Francia, ndr), il management resta fiducioso di riuscire a ottenere nei prossimi mesi il definitivo via libera. In attesa della stabilizzazione della marginalità di Vard e dell’esito delle prossime gare, per gli analisti di Equita Sim il giudizio resta “hold” (mantenere in portafoglio) con un target price di 1,30 euro per azione.

 

Fincantieri: analisi tecnica

Gli analisti tecnici restano a loro volta prudenti, indicando una tendenza a breve termine ribassista, mentre il quadro a medio-lungo termine resta neutrale. Al rialzo le prime resistenze sono indicate attorno a 1,14-1,16 euro per azione, mentre al ribasso i supporti sono indicati a 1,06 e poi a 1,03 euro per azione. Peraltro il recente recupero dei prezzi, accompagnato da un significativo sviluppo dei volumi sembra indicare il ritrovato interesse da parte degli investitori istituzionali e porta a non escludere un miglioramento del quadro tecnico a medio termine. Chiuse le strategie ribassiste, sembra ancora presto per puntare con decisione a nuovi rialzi, ma la posizione potrebbe poter essere rivista al rialzo già nelle prossime settimane, se giungeranno ulteriori buone notizie. Il titolo è dunque da monitorare attentamente.

A cura di Luca Spoldi, Certified european financial analyst, ceo di 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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