L’inflazione Ue ancora non registra la risalita dei salari

“I dati economici pubblicati dopo il 7 marzo scorso hanno confermato le aspettative presentate dalla Bce nell’ultima riunione. La crescita economica sta rallentando sia nell’area dell’euro sia all’estero e l’indebolimento può essere attribuito soprattutto al settore manifatturiero. Le cause primarie di questa situazione derivano dalle incertezze intorno ai negoziati sulla Brexit, dai negoziati commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina e dalle preoccupazioni sulle tariffe commerciali statunitensi imposte sulle importazioni di auto europee”. E’ l’analisi di Volker Schmidt, Senior Portfolio Manager, Ethenea Independent Investors.

Al contrario, il settore dei servizi nell’area dell’euro rimane resiliente. “La crescita dei salari sta lentamente accelerando, ma questo non si riflette sui dati dell’inflazione e sulle sue aspettative – continua il senior portfolio manager di Ethenea – Pertanto, le condizioni economiche globali e le prospettive per l’inflazione restano invariate rispetto a quelle precedenti all’ultima riunione della Bce. Sulla base di ciò, ci aspettiamo che la Bce continui con il suo approccio accomodante, basato sul convincimento che “uno stimolo monetario significativo rimane essenziale per una convergenza dell’inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo”.

Recentemente, Mario Draghi ha annunciato che la Bce aveva iniziato a domandarsi se la politica di tassi negativi prolungati avesse prodotto l’effetto indesiderato di ridurre la redditività delle banche dell’Eurozona. “L’annunciato prolungamento del programma TLTRO è una risposta a questa domanda: la proposta aggiuntiva di intervenire per ridurre gli effetti dei tassi di deposito negativi per le banche ha trovato posizioni favorevoli e contrarie all’interno della Bce – conclude Schmidt – Non prevediamo che la Bce annunci misure di questo genere nella sua prossima riunione, ma ci aspettiamo un commento sulla questione, dato che qualsiasi accenno in questo senso potrebbe sostenere le banche in situazione di eccesso di liquidità”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!