Il commodity block alle stelle

Salita? Consolidamento? Discesa? Cosa avrà in serbo per noi il mercato odierno dopo una giornata di consolidamento come quella di ieri? Chi è già nel trend rialzista sta bene dove sta, con un EurUsd che anche oggi si apre sull’1,4400  sorretto dai segnali incoraggianti di recupero di tutte le economie del G10. In effetti sembra veramente che il peggio sia passato, anche se il nostro modesto parere è che il recupero sarà più lento rispetto a quanto accaduto storicamente – specialmente se aggiungiamo la “variabile cambi” all’equazione. L’argomentazione si enuncia da sè: un paese in via di recupero, specie se esportatore netto di materie prime come Canada, Norvegia, Australia (il commodity block) vorrebbe mantenere un tasso di cambio competitivo nei confronti dei paesi importatori in modo da mantenere una certa concorrenza. Di fatto però proprio i tassi di cambio del commodity block hanno registrato i guadagni maggiori: si guardi al UsdNok, al UsdCad, al UsdSek, all’EurNok, all’AudUsd per intenderci. La volatilità recente del mercato dei cambi e le forze speculative sicuramente non aiutano il processo di recupero dell’economia, e a tal proposito si è pronunciato il ministro delle finanze canadese Flaherty nella giornata di ieri. Ma non è solo “colpa” di trading speculativo e di HFT (High Frequency Traders): il petrolio in rialzo violento trascina con sè queste valute e scalda le anime rialziste del mercato: abbiamo toccato un massimo superiore a 72$ al barile ed un supporto si sta formando attorno a 66$. Il petrolio, assieme ai metalli preziosi e al rame, è un indicatore ciclico che storicamente ha anticipato i movimenti del ciclo economico globale in senso lato e quindi l’euforia si eleva quando il petrolio sale (anche se di fatto alla pompa l’ultima cosa che faremmo noi consumatori, di fronte ai rialzi della benzina, è incitare la ripresa economica).
Passando all’analisi tecnica, ieri abbiamo assistito ad una giornata di consolidamento per l’EurUsd all’interno del range compreso tra 1.4360 e 1.4450 e pensiamo che tale andamento laterale potrà protrarsi per tutta la mattinata. 1.4340 è il supporto di breve periodo che potrebbe fornire buone occasioni di acquisto di euro contro dollari. Non dimentichiamoci che oggi sono in uscita gli ADP, l’ISM non manifatturiero ed i factory orders, ed in caso di dati migliori delle aspettative potremmo assistere ad una retromarcia del green back come accade da qualche tempo a questa parte.

Per quanto concerne EurChf, segnaliamo come ieri la presenza di una buona area di supporto in area 1.5250, con obiettivi individuabili a 1.5300, mentre per il cable vediamo la possibilità di uno storno in area 1.6850/80 per provare a mettersi lunghi di sterline visto il discorso appena affrontato per il dollaro.
Possibile attacco di area 94.75 per il dollaro yen, dove si giocherà la partita odierna in attesa del pomeriggio di dati. Non pensiamo comunque che essi possano muovere il mercato in maniera così forte da muovere gli equilibri attuali tra le due valute.

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