Trimestre in frenata per StM, che lima gli investimenti

Ricavi e utili in calo per StMicroelectronics nel primo trimestre dell’anno: secondo quanto comunicato dal produttore italo-francese di semiconduttori, i primi tre mesi del 2019 si sono chiusi con ricavi netti pari a 2,08 miliardi di dollari (-6,7% rispetto allo stesso periodo del 2018), un utile lordo di 818 milioni di dollari (-7,9% annuo) e con un margine lordo del 39,4%, in calo dello 0,5% anno su anno.

La minore profittabilità di Stm è dovuta principalmente, ha spiegato la società con una nota, alla pressione sui prezzi di vendita, compreso l’effetto valutario sulla “top line”, parzialmente controbilanciata dal miglioramento del mix di prodotto e dalle efficienze di produzione. Il margine lordo del primo trimestre appare comunque di 40 punti base superiore al valore intermedio delle previsioni fornite dalla società.

In calo anche il reddito operativo (-21,6% a 211 milioni di dollari), il margine operativo, sceso di 190 punti base al 10,2% dei ricavi netti contro il 12,1% segnato nel primo trimestre del 2018, l’utile netto e l’utile per azione pienamente diluito (rispettivamente pari a 178 milioni di dollari e a 0,20 dollari, contro i 239 milioni di dollari e 0,26 dollari del primo trimestre 2018).

Per il secondo trimestre il valore intermedio delle previsioni di Stm relativa ai ricavi netti è ora pari ad una crescita di circa il 2,4% rispetto al trimestre appena concluso, mentre il margine lordo intorno è visto in calo al 38,5% come ha segnalato l’attuale numero uno del gruppo, Jean-Marc Chery. Per l’anno 2019, “ci aspettiamo ricavi netti in una fascia tra circa 9,45 e 9,85 miliardi di dollari. Ci prepariamo quindi ad una crescita sostenuta nella seconda metà dell’anno rispetto al primo semestre, sui mercati finali Industriale, Automotive e Personal Electronics” ha aggiunto Chery.

In risposta al calo di ricavi, margini e utili Stm sta rallentando gli investimenti: il Capex (spese in conto capitale) per l’intero 2019 è ora atteso pari a 1,1 – 1,2 miliardi di dollari rispetto agli 1,2 – 1,3 miliardi di dollari previsti inizialmente. In attesa dei conti il titolo Stmicroelectronics aveva chiuso la seduta di martedì in calo del 3,43% a 16,03 euro per azione. Le attese, andate deluse, erano infatti per i ricavi in calo del 5% su base annua a 2,12 miliardi di dollari, principalmente a causa dell’esposizione di Stm alla Cina e ad Apple e per un margine lordo del 39,1%, rispetto al 39,9% del primo trimestre 2018.

In linea con le attese l’utile netto per azione rettificato, previsto attorno a 0,2 dollari, mentre la previsione sul margine lordo del secondo trimestre era pari al 38,9%, superiore dunque alla guidance aggiornata della società. La decisione di limare gli investimenti potrebbe tuttavia essere apprezzata dal mercato e consentire un parziale recupero almeno a brevissimo termine, anche se sul titolo si conferma una prevalenza di giudizi positivi o neutri, con un target price medio di 17,87 euro che potrebbe consentire a medio termine la ripresa del trend di recupero visto di recente (+28,5% negli ultimi tre mesi).

Gli analisti tecnici indicano comunque buoni supporti in area 15,7-15,3 euro, mentre in caso di ripresa del rialzo le prime resistenze sono indicate in area 16,7-16,9 euro per azione, con un obiettivo di medio periodo indicato attorno ai 17,3 euro, pari ad un potenziale rialzista implicito del 10% circa dai livelli attuali. Data l’assenza di segnali significativi gli analisti tecnici consigliano di monitorare l’evoluzione del titolo nei prossimi giorni prima di aprire nuove posizioni.

A cura di Luca Spoldi, Certified european financial analyst, ceo di 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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