Barthels (Ethenea): “Solo la Fed può scongiurare una recessione negli Usa”

“Lo scenario attuale lascia presagire una recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi e di conseguenza nell’intero mondo sviluppato. Tuttavia, non è da escludere la possibilità di un cosiddetto soft landing, ovvero un rallentamento graduale che non sfoci in una recessione, se le autorità saranno in grado di impiegare con abilità misure di politica monetaria e fiscale”. È l’analisi di Guido Barthels, portfolio manager di Ethenea.

Ora che ci siamo lasciati alle spalle il primo trimestre del 2019, è difficile non cogliere segnali di debolezza. Osservando i dati, si rileva un netto rallentamento dei flussi commerciali a fine 2018, in linea con la debolezza globale attualmente osservabile nel settore manifatturiero. Anche la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti non sembra priva di conseguenze.

Gli indici dei manager degli acquisti evidenziano poi un netto deterioramento. Un ulteriore segnale del giudizio dei mercati sul futuro dell’economia è sicuramente dato anche dal livello dei rendimenti dei Bund e dei Treasury decennali. A fine marzo il rendimento del Bund decennale è sceso in territorio negativo per la prima volta dal 2016. Ciò potrebbe non essere dovuto solo alle previsioni di futura debolezza economica, ma anche ai timori del possibile caos che potrebbe scatenarsi in caso di Brexit disordinata.

Il rendimento del titolo di Stato decennale Usa è anch’esso sceso al di sotto del 2,5%. “Tale livello non è importante di per sé”, sottolinea Barthels, “ma ciò che spaventa gli operatori è che per la prima volta dal 2006 la curva statunitense si è invertita tra i rendimenti a tre mesi e quelli a 10 anni e le ultime sei recessioni negli Stati Uniti sono sempre state preannunciate con 12-18 mesi di anticipo da un’inversione della curva dei rendimenti”.

In questo contesto, è comprensibile che i mercati reagiscano modificando il proprio giudizio circa i futuri interventi della Federal Reserve sui tassi d’interesse. Dopo che la curva ha registrato un’inversione, il mercato ha rivisto decisamente al rialzo le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed nel corso della riunione di fine gennaio 2020, portandole da poco meno del 50% a quasi l’80% e riducendo al contempo le probabilità di tassi invariati. Anche le probabilità di una recessione nel prossimo anno continuano a salire, stando ai calcoli della Federal Reserve di New York.

“Siamo dell’opinione che sia in atto un rallentamento e che i dati economici potranno ancora peggiorare nei prossimi mesi”, conclude Barthels. “Confidiamo tuttavia nell’abilità delle autorità competenti e nelle loro capacità di evitare una vera e propria recessione, attraverso interventi di natura fiscale e monetaria”.

Per quanto riguarda i portafogli, abbiamo assistito a un ottimo inizio d’anno per la componente obbligazionaria, che ha beneficiato di un restringimento degli spread e ha anche sfruttato il crollo dei rendimenti a lunga dei titoli Usa, che ha portato dopo diversi anni all’inversione di una parte della curva. In questa fase, i nostri fondi hanno ridotto la duration dell’investimento obbligazionario, per preservare i buoni risultati della prima parte dell’anno. Mentre la componente azionaria del fondo Ethna Aktiv rimane impostata in modalità opportunistica, per poter ridurre tempestivamente l’esposizione in caso di scenario nuovamente avverso per le borse.

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