Etf, Franklin Templeton lancia l’Euro Green Bond

Franklin Templeton ha lanciato in Europa il primo Etf Euro Green Bond a gestione attiva. Il nuovo ETF UCITS Franklin Liberty Euro Green Bond (Isin IE00BHZRR25), gestito dalla sede di Londra da David Zahn, Head of European Fixed Income e Rod MacPhee, Portfolio Manager, Franklin Templeton Fixed Income Group, prevede un’esposizione a obbligazioni che finanziano progetti a sostegno di un futuro a basse emissioni di carbonio e consente l’apertura al mercato europeo delle obbligazioni verdi, massimizzando al stesso tempo i rendimenti totali.

Dove è quotato il nuovo Etf di Franklin Templeton

Il nuovo ETF è stato quotato lo scorso 30 aprile alla Deutsche Börse e il 2 maggio alla London Stock Exchange e alla Borsa Italiana, entrando così a far parte di una solida gamma di nove ETF smart beta ed ETF attivi all’interno della piattaforma ETF UCITS Franklin LibertySharesTM domiciliata in Irlanda.

Caroline Baron, Head of ETF Sales EMEA di Franklin Templeton, afferma: “In Europa assistiamo a un aumento della domanda per prodotti ad elevato profilo ESG a fronte di una maggiore richiesta da parte degli investitori e degli enti regolatori di incorporare fattori green, etici e di governance all’interno dei portafogli di investimento. Se da un lato gli ETF passivi tradizionali continuano a crescere in popolarità, riteniamo che questo ETF esposto a green bond e gestito attivamente sia in grado di offrire agli investitori piena trasparenza, flessibilità e negoziabilità. Con l’ingresso dell’ETF UCITS Franklin Liberty Euro Green Bond, prezzato 30 punti base, siamo lieti che la nostra gamma ETF esistente gestita attivamente risulti ulteriormente integrata”.

L’ETF UCITS Franklin Liberty Euro Green Bond investe almeno il 70% del proprio patrimonio netto in obbligazioni a marchio Green, mentre la restante parte del portafoglio è costituita da obbligazioni prive di un’etichetta specifica. Queste ultime, seppur prive di una ‘green label’, sono comunque strumenti di finanziamento che contribuiscono ad un futuro a basse emissioni di carbonio e che si impegnano a ridurre l’intensità di emissioni nocive. In questo modo, il nuovo ETF attivo fornirà liquidità ai progetti impegnati contro il climate change apportando al contempo benefici ambientali.

Opportunità di pricing attraverso una gestione attiva

David Zahn, Head of European Fixed Income, spiega: “Nei periodi di avversione al rischio, le obbligazioni verdi mostrano una volatilità inferiore poiché gli investitori tendono a mantenerle in portafoglio. I nostri dati3 indicano che, sia nei mercati primari che nei mercati secondari, il 72% delle obbligazioni verdi presentava rispettivamente dopo sette giorni spread minori rispetto alle obbligazioni ordinarie e il 62% dopo 28 giorni. La gestione attiva ci consente di beneficiare al meglio di queste opportunità di pricing. Vediamo valore anche nei titoli non etichettati Green. Riteniamo che questo universo offra opportunità interessanti sebbene meno conosciute rispetto a quelli con marchio Green, perché sono titoli caratterizzati da una domanda relativamente bassa”.

Antonio Gatta, Co-Branch Manager e Institutional Sales Director, commenta: Questo prodotto, che arricchisce ulteriormente la nostra offerta in ETF, offre agli investitori italiani la possibilità di integrare strategie green nel proprio portafoglio e di accedere a investimenti che prestano attenzione al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale, con il valore aggiunto di beneficiare del valore creato da una gestione attiva”.

 Dalla prima emissione nel 2007, l’Europa è rimasta una pietra miliare nel mercato globale delle obbligazioni verdi, con emissioni cumulative per un totale di 165 miliardi di euro4. “Green” si riferisce a come verranno spesi i proventi del prestito obbligazionario, in genere per finanziare o ri-finanziare, parzialmente o integralmente, dei progetti sostenibili, nuovi o esistenti. Le obbligazioni verdi offrono generalmente un rendimento fisso e sono più spesso emesse da istituzioni finanziarie, governi o società in conformità con i Green Bond Principles (GBP), un insieme volontario di principi che promuove trasparenza, obbligo di divulgazione e integrità nel mercato dei bond verdi.

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