Vallotto (OroVilla): “L’argento ha buone potenzialità di crescita”

A cura di Carlo Vallotto per OroVilla

La crescita del 4% nella domanda totale di argento per il 2018, che ha raggiunto 1.003 milioni once, ha segnato il massimo degli ultimi tre anni. La domanda di monete e lingottini è aumentata del 20 percento, sebbene l’aumento sia stato interamente guidato dalla domanda di lingotti d’argento, guidata soprattutto dal grande interesse manifestato verso il prezioso in India, dove la domanda è balzata del 115% in più lo scorso anno. Anche la domanda di gioielli in argento è aumentata del 4% nel 2018 a 212,5 milioni di once.

L’India è stata il driver principale in questa fase di crescita, spingendo la sua domanda di gioielli che hanno registrato un nuovo record. Ma la domanda è salita anche nel nord America, con gli Stati Uniti che hanno registrato un aumento del 7% registrando un massimo di 17,4 milioni di once. Similmente anche in Turchia, la domanda è aumentata del 20 percento a 1,6 mln di once, un livello visto solo nel 2009. I principali settori di domanda in ogni caso rimangono l’elettronica e le applicazioni elettriche nell’industria dei pannelli solari, che lo scorso anno ne aveva consumato 248.5 mln di once, con un aumento del 2% rispetto il 2017.

Cina, Stati Uniti, Giappone, Germania e India sono stati i principali centri di domanda in questa categoria. La produzione globale di miniere d’argento è scesa del 2% nel 2018, mostrando il terzo calo consecutivo annuale a 855,7 mln di once, a seguito di interruzioni dell’approvvigionamento in Canada, Guatemala e Stati Uniti. Per il secondo anno, la variazione più grande è derivata dalle miniere d’argento primarie, che contribuiscono al 26% sul totale delle forniture, diminuite del 7% nel 2018. Il settore piombo/zinco ha contribuito al 38 percento della produzione di argento come sottoprodotto, seguito da rame al 23 percento e oro al 12 percento.

L’offerta di “rottami” d’argento è scesa del 2% a 151,3 mln di once

I prezzi d’argento più bassi hanno scoraggiato i consumatori dal riciclare i loro oggetti di valore in argento. Il prezzo medio annuo dell’argento è sceso infatti del 7,8% a 15,71 dollariper oncia l’anno scorso, con i prezzi scambiati n un range compreso tra 13,97 e 17,52 dollari. Una combinazione di fattori, tra cui un aumento del dollaro USA, aumenti dei tassi di interesse, la disputa commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, e una minore crescita dell’economia globale, e le proiezioni di crescita del Fondo Monetario Internazionale in diminuzione hanno influenzato il prezzo dell’argento lo scorso anno.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!