Fondi Eltif, emendamento al Decreto Crescita per introdurre incentivi fiscali

Sarà presentato oggi in Parlamento un emendamento al Decreto Crescita (firmatario l’onorevole leghista Giulio Centemero) che stabilisce per i sottoscrittori degli Eltif un doppio vantaggio fiscale. Eltif è l’acronimo di European Long Term Investments, ossia dei fondi investimento europei a lungo termine, il cui scopo è quello di avvicinare il risparmiatore privato alle piccole e medie imprese, di solito snobbate dall’investitore medio.

In particolare è prevista un’esenzione sui redditi di capitale (come per i Pir) e una deduzione ai fini Irpef/Ires del 30% della somma investita negli stessi fondi. Misure che, secondo gli analisti di Equita, vanno lette alla luce della finalità del regolamento UE 2015/760 che li ha istituiti e secondo il quale gli Eltif sono un mezzo per “mobilitare e convogliare capitale verso investimenti EU a lungo termine nell’economia reale”.

Le agevolazioni previste per gli Eltif ricorrono solo a certe condizioni

  • Mantenere l’investimento per almeno cinque anni o un’uscita anticipata se si trasferiscono le quote integralmente in un altro Eltif o fondo comune compliant
  • Per l’Eltif un patrimonio non superiore ai 200 mln e investito almeno al 70% in imprese italiane.

Equita ritiene che l’incentivo fiscale agli Eltif sarebbe determinante per lo sviluppo di questi fondi e giudica positivamente l’attenzione del governo al finanziamento delle PMI e l’apertura verso strumenti alternativi come gli Eltif.

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