Stati Uniti e Venezuela presto nella stessa lega protezionista

Attualmente gli Stati Uniti hanno i dazi di importazione ponderati più elevati dal 1989, anno in cui la Banca Mondiale pubblicò per la prima volta le tasse di importazione dei diversi paesi. Oggi negli Stati Uniti questo valore è del 4,6%, questo dopo che Donald Trump ha annunciato l’immediato aumento della tariffa dal 10% al 25%. Tale imposta si applica ad un volume di 200 miliardi di merci importate dalla Cina.

Se gli Stati Uniti aumentassero del 25% ad altri 300 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina, come annunciato, il dazio di importazione ponderato aumenterebbe al 7,6%, e se le tariffe del 20% fossero applicate anche alle automobili, aumenterebbe ulteriormente al 10,4%. Nel frattempo, l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) chiede a gran voce un’inversione di tendenza”. Questa la view di di Ralf Wiedenmann, Head of Economic Research di Vontobel AM, che di seguito dettaglia la propria opinione.

La decisione sulle tariffe automobilistiche è prevista per sabato 18 maggio. Tuttavia è possibile che Trump voglia negoziare accordi commerciali con i principali esportatori di automobili. In questo caso, ai sensi dell’articolo 232 del regolamento sul commercio, è previsto un rinvio supplementare di 180 giorni, che ritarderebbe la data della decisione sulle automobili fino al 14 novembre.

Gli Stati Uniti vogliono davvero giocare nella stessa lega protezionista del Venezuela in termini di dazi di importazione?

Il fatto che l’Unione Europea sfrutti gli operai statunitensi chiedendo tariffe molto più alte degli Stati Uniti è un’altra accusa infondata di Trump, poiché nel 2017 le tariffe medie ponderate degli Stati Uniti e dell’Unione Europea erano quasi le stesse.

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