I dividendi globali crescono del 7,8% e toccano un nuovo record

Secondo l’ultimo indice Janus Henderson Global Dividend, i dividendi globali si sono scrollati di dosso le preoccupazioni sull’economia mondiale, mettendo a segno una crescita del 7,8% su base complessiva nel primo trimestre e raggiungendo il record per il primo trimestre di 263,3 miliardi di dollari. La crescita sottostante del 7,5% ha seguito la stessa tendenza dei cospicui dividendi straordinari, che sono stati controbilanciati da effetti di cambio negativi.

  • I dividendi globali si sono liberati delle preoccupazioni sulla crescita economica globale, salendo del 7,8% fino a segnare il record per il primo trimestre di 263,3 miliardi di dollari.
  • La crescita sottostante è stata del 7,5% e l’impatto dei cospicui pagamenti di dividendi straordinari è stato controbilanciato dalle oscillazioni dei tassi di cambio.
  • Il Janus Henderson Global Dividend Index ha toccato un nuovo record di 190,1.
  • Nessuna variazione per le previsioni del 2019, dal momento che l’incremento dei dividendi straordinari è vanificato dalla forza del dollaro USA.
  • Janus Henderson prevede un record di 1.43 trilioni di dollari in pagamenti quest’anno, in crescita del 4,2% in termini complessivi, o 5,2% su base sottostante.

L’indice Janus Henderson Global Dividend ha raggiunto il record di 190,1, il che significa che i dividendi sono ora quasi il doppio rispetto al livello di dieci anni fa, quando l’indice è stato lanciato alla fine del 2009.

I record storici trimestrali sono stati battuti negli Stati Uniti e in Canada (che sono meno colpiti dalle variazioni stagionali dei pagamenti). La crescita in Nord America è stata la più rapida del mondo su base sottostante, e la sua elevata ponderazione stagionale nel primo trimestre ha contribuito in modo significativo alla crescita globale complessiva dei dividendi. Negli Stati Uniti i dividendi hanno raggiunto il record di 122,5 miliardi di dollari USA, con una crescita dell’8,3% su base complessiva e una crescita sottostante ancora migliore, pari al 9,6%. La crescita degli Stati Uniti ha superato la media globale per il 70% del tempo negli ultimi cinque anni, poiché gli utili societari hanno beneficiato di un’economia solida e di riforme fiscali favorevoli. Quasi nove decimi delle società statunitensi del nostro indice hanno aumentato i loro dividendi, con i maggiori incrementi provenienti dal settore bancario.

Nel primo trimestre, i dividendi distribuiti in Europa sono stati relativamente esigui. I modelli stagionali si traducono in una sovrarappresentazione di Svizzera e Spagna, al contrario di Francia e Germania, che hanno apportato solo un piccolo contributo. La crescita complessiva del 9,2% in Europa è stata favorita da dividendi straordinari; la crescita sottostante del 5,2% era in linea con le performance Nel Regno Unito, la crescita sottostante del 4,4% è stata inferiore alla media mondiale del primo trimestre, ma in linea con la tendenza a lungo termine del Regno Unito.

L’Asia-Pacifico (Giappone escluso) ha registrato la più forte crescita dei dividendi a livello mondiale dal 2009, grazie all’aumento dei profitti e del payout ratio. Il totale del primo trimestre, pari a 18,1 miliardi di dollari, è cresciuto del 14,7% rispetto all’anno precedente in termini complessivi, mettendo a segno un record per le distribuzioni del primo trimestre, sebbene ciò sia ascrivibile a pagamenti una tantum in un trimestre stagionalmente sottotono per i dividendi. La crescita sottostante è stata più moderata (3,8%), e ha visto Hong Kong in testa, mentre l’Australia ha perso terreno.

Negli ultimi cinque anni gli investitori in Giappone hanno goduto di una crescita di gran lunga superiore alla media globale, via via che sempre più imprese giapponesi hanno assimilato la una cultura della distribuzione dei dividendi. I dividendi sono superiori del 70% rispetto al 2014, contro il 25% nel resto del mondo. La buona performance è proseguita nel primo trimestre, con una crescita sottostante dell’8,7%.

I mercati emergenti sono stati più deboli di quelli sviluppati, in quanto sono stati i primi a risentire degli effetti di una politica monetaria statunitense più restrittiva e delle preoccupazioni commerciali globali, sia in relazione ai tassi di cambio sia alla redditività delle imprese. La crescita sottostante è stata del +2,2% grazie soprattutto alla buona performance dell’India.

A livello settoriale, i titoli azionari farmaceutici sono stati i più remunerativi, contribuendo con 1 dollaro ogni 8 dollari pagati a livello globale. Il settore ha raggiunto il record storico di 30,1 miliardi di dollari, anche se il tasso di crescita sottostante è stato inferiore alla media mondiale. Anche il settore del tempo libero, molto più piccolo, ha registrato pagamenti record, favorito dal cospicuo dividendo straordinario di Intercontinental Hotels nel Regno Unito. Su base sottostante, i dividendi finanziari sono cresciuti più rapidamente, grazie in particolare ai bancari e alle società immobiliari statunitensi, mentre anche i dividendi del petrolio sono rimbalzati, mettendo a segno una crescita di un decimo rispetto all’anno precedente grazie all’innalzamento del prezzo del petrolio.

Dividendi, le previsioni a livello globale

Per l’intero anno, Janus Henderson prevede che i dividendi globali raggiungeranno il record di 1.43 trilioni di dollari, con un aumento del 4,2% in termini complessivi e del 5,2% su base sottostante. È probabile che i dividendi straordinari, più elevati di quanto originariamente previsto (lo scenario di base di Janus Henderson ipotizza ogni anno che ritornino alla media di lungo periodo), saranno ampiamente vanificati da un impatto di gran lunga più negativo dei tassi di cambio (sulla base del livello attuale del dollaro).

“La crescita dei dividendi ha inaugurato molto positivamente il 2019 -afferma Ben Lofthouse, head del team global equity income di Janus Henderson – Ciò riflette più che altro la prosecuzione della crescita elevata registrata nel 2018, più che indicare che anche il 2019 sarà un anno eccezionale. Negli ultimi mesi le aspettative del mercato per gli utili aziendali si sono attenuate a causa del rallentamento dello slancio economico globale e le previsioni potrebbero andare incontro a un’ulteriore flessione. I dividendi sono un lagging indicator dello stato di salute di un’impresa, per cui una riduzione del loro tasso di crescita è la diretta conseguenza del rallentamento degli utili. Tuttavia, per il momento non sentiamo la necessità di apportare modifiche alle nostre previsioni sui dividendi per il 2019. Abbiamo già preventivato un rallentamento della crescita quest’anno e ci preme sottolineare che i dividendi sono molto meno volatili degli utili. Riteniamo che questo sia uno dei maggiori benefici per gli investitori in cerca di reddito:un portafoglio diversificato di azioni fornisce un flusso stabile di dividendi che crescerà nel lungo termine, anche quando gli utili e i mercati finanziari sono colpiti da una certa ondata di volatilità. Gli investitori possono quindi aspettarsi una crescita dei dividendi di circa il 4-5% nel 2019 e un altro anno record per il pagamento dei dividendi”.

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