Il mese di maggio è in corsa per rivelarsi il peggior mese da ottobre per l’azionario, così come per le valute dei Paesi Emergenti (in particolare Brasile e Sud Africa) tra tensioni politiche e una salita del debito pubblico. Le quotazioni degli asset ritenuti rischiosi riscontrano un peggioramento per effetto delle incertezze Stati Uniti-Cina, che costringono gli analisti a rivedere continuamente le probabilità di un’intesa (vista come condizione essenziale per scongiurare un rallentamento della crescita del PIL globale). L’avvertimento arriva dagli analisti di Wings Partners Sim, che di seguito dettagliano la loro view.,
I rapporti tra i due contendenti non sono migliorati, con la minaccia di Trump di inserire Huawei sulla lista nera delle compagnie, motivata da ragioni di sicurezza nazionale, portando Pechino a dichiarare di non aver alcun interesse a riprendere la trattativa in questo contesto.
Morgan Stanley ammette un innalzamento delle probabilità dell’imposizione di dazi su altri 350 miliardi di dollari di beni cinesi da parte degli americani, riconoscendo le difficoltà delle negozia-zioni, a sole due settimane da quando la banca d’affari dava per quasi fatta la firma di un trat-tato commerciale. Goldman Sachs suggerisce invece di posizionarsi al rialzo sui mercati emer-genti ad esclusione della Cina, coprendo il rischio di un incremento delle tensioni con una posizione ribassista su Cina e USA.
Tra le divise che hanno perso valore si annovera anche la sterlina, in calo di due punti percentuali la scorsa settimana, sulla possibilità che i sosteni-tori di un hard-Brexit possano prendere il posto della May e condurre il Regno Unito fuori dall’Unione Europea senza un trattato. La Camera di Commercio britannica ha ricordato che è ancora possibile un’uscita disordinata e invitato le compagnie ad attrezzarsi per affrontare questa eventualità.