Le quotazioni dei titoli del comparto petrolifero continuano ad essere trainati dall’incremento di volatilità che l’oro nero ha subito nelle ultime settimana.
L’incertezza sulla velocità e sulla consistenza della ripresa economica fa il resto, con i corsi che tendono a mostrare dei segnali di debolezza relativa rispetto agli altri comparti. Il trend di medio termine di Saipem, comunque, mostra ancora segnali di positività anche se lo scenario appena descritto frena gli acquisti e indebolisce le forze rialziste.
Tecnicamente le quotazioni del titolo sono tornate nuovamente al test dei 19,78 euro, dando origine così ad un fantastico quadruplo massimo che non può passare inosservato.
L’area dei 20 euro rappresenta una vera e propria barriera psicologica per gli investitori e per essere superata c’è bisogno di una news societaria brillante. Tutto ciò è sufficiente comunque a consentirci di impostare una strategia in acquisto attendendo un segnale di forza (superamento del massimo) o di debolezza (ritracciamento fino a 20,10 euro) prima di acquistare il titolo.
La rottura dei 17,50 euro al ribasso, viceversa, fornirebbe un segnale di debolezza non trascurabile e tale da rendere nulle le strategie in acquisto.