Aria Fresca Settembrina

Cita il proverbio: “Aria fresca settembrina, alla sera e alla mattina”. Chissà se l’aria di settembre avrà veramente un effetto “rinfrescante” sui mercati, in tensione dall’inizio di agosto, costretti al range trading e ad una volatilità notevoli. Siamo dunque a settembre, ed apriamo il mese in bellezza con tanti dati oggi in uscita. Un cocktail di vendite al dettaglio (germania), PMI manifatturiero (Area Euro e UK), Disoccupazione (Area Euro), Credito al Consumo (UK), ISM Manifatturiero (USA)…insomma i giocatori d’azzardo che speculano sul dato oggi hanno l’imbarazzo della scelta.

Oggi dovrebbe essere una giornata anche più “regolare” sul mercato, in quanto ieri era Bank Holiday nella Gran Bretagna. Durante la notte invece, la RBA ha mantenuto i tassi di interesse fermi al 3%  per il quinto mese di fila, per dare il sostegno necessario ad un’economia che mostra di continuo segni di miglioramento. Comunque uno dei primi “macro-play” dell’autunno probabilmente sarà proprio l’investimento in Aussie: appena la fiducia dei consumatori aumenta e i segnali di rirpesa giungeranno stabili anche dal lato delle imprese, la RBA dovrà iniziare ad adeguare condizioni monetarie e di tasso…e dunque stabilità e tassi in salità attireranno tanti investitori pronti a tuffarsi nel mercato.

Dunque attenzione all’Aussie, che è un candidato primario all’apprezzamento. In effetti già il mercato sconta un 50% di possibilità che ad ottobre verranno alzati i tassi di interesse in Australia. Dovremmo anche spendere qualche parola sul mondo orientale, in quanto i segnali contrastanti derivanti dalla Cina stanno confondendo i mercati. Già: da un lato abbiamo la più grande  espansione nel manifatturiero da 16 mesi a questa parte; d’altro canto abbiamo anche il prosieguo del “mercato orso”, guidato dalle “solite” preoccupazioni sulla tenuta del sistema bancario cinese.

Come al solito, in questi casi è meglio tradare su quello che vediamo (ossia sui grafici) e non su quello che crediamo di sapere. Prima di passare all’analisi tecnica, un’ultima osservazione sul legame tra rischio globale e Greenback: il Usd si comporta ancora da moneta rifugio e di finanziamento (quindi come lo Yen) e quindi azionario e dollaro vanno ancora in direzioni opposte, tendenzialmente. Quando verrà rotto questo legame è difficile saperlo, quindi intanto sfruttiamo questa correlazione inversa tenendo gli occhi puntati su Future sull’S&P 500 e sul Dow Jones (che aiutano a capire i movimenti dei carry trade in questo frangente) e poi all’azionario quando la borsa americana apre.

Osservando un grafico giornaliero del cambio eurodollaro possiamo notare come la direzione intrapresa negli ultimi giorni di scambi appare indirizzata al raggiungimento del massimo di inizio agosto (nonché dell’anno) 1.4448. Il primo supporto di giornata, a cui ipotizzare un acquisto della moneta unica, per seguire il trend primario, è da ricercare nei pressi di 1.4260.

EurUsd – grafico giornaliero

Anche nei confronti della valuta del Sol Levante, l’euro appare aver ritrovato una spinta rialzista: tecnicamente il test del minimo precedente messo a segno ieri, a 132.15, ha aperto la strada al raggiungimento nel breve di 134.20, punto indicato dalla trendline superiore della regressione lineare discendente dall’ultimo massimo relativo del 24 agosto, 136.06.
Passando al cambio dollaro franco notiamo, con l’ausilio di un grafico orario, un punto alla cui rottura, nelle prossime ore è da attendersi una discesa. Il livello interessante transita a 1.0560 ed è suggerito dalla trendline inferiore del movimento di ripresa del cambio dal minimo del 27 agosto a 1.0525. Se viceversa invece i prezzi dovessero rimbalzare per l’ennesima volta sul supporto, confermando la trendline per la quinta volta, potremmo ipotizzare una ripresa almeno sino a 1.0650.

UsdChf – grafico orario

Concludiamo con il cambio EurGbp, sul quale dopo l’incessante risalita delle ultime settimane stiamo affrontando un momento di particolare lateralità. Il supporto fondamentale per la continuazione del movimento è dato da 0.8775 mentre la resistenza, che sta per il momento fermando la tendenza primaria, è data da 0.8830: attenzione quindi alla rottura di uno dei due livelli per eventuali strategie di breakout.

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