Gabbie salariali, i professionisti non le vogliono

Torna  d’attualità il termine gabbie salariali, ovvero il sistema di retribuzioni che si basa su una differenziazione. Con esso esplode anche la polemica poiché, per molti, pare essere una soluzione errata all’interno di un mondo produttivo che è costretto a cambiare alla velocità della luce.
Resta però saldo il principio che le retribuzioni vadano allineate all’effettivo costo della vita per evitare di cadere nella superata ipotesi che il salario è una variabile indipendente sia dagli utili della società che dal costo della vita.

All’infuriare del dibattito sulle gabbie salariali eFinancialCareers ha condotto un sondaggio tra gli operatori del settore finanziario sull’opportunità di una loro introduzione.

Il 53% dei professionisti del settore finanziario lo considera una mossa totalmente sbagliata perchè punisce le aree non sviluppate. Il 13% dei rispondenti lo dichiara inutile poichè tale provvedimento rischierebbe di aumentare la recessione, mentre per l’11% dei partecipanti al sondaggio risulta utile come stimolo di sviluppo. Solo il restante 22% vede questa soluzione come positiva in quanto porterebbe a una situazione di maggiore equità.

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