Risanamento, approvato il piano industriale

Il Consiglio di Amministrazione di Risanamento ha approvato il piano industriale e quello finanziario per il quinquennio 2009-2014, nonché la sottoscrizione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti.  L’accordo, riporta una nota, è stato sottoscritto da Risanamento e dalle controllate con Intesa Sanpaolo, UniCredit Corporate Banking, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare Società Cooperativa, Banca Popolare di Milano e Banca Italease.

In particolare, le banche si impegnano, previo acquisto dei diritti di opzione di spettanza delle società Zunino Investimenti, Tradim e Nuova Parva (che sono titolari nel complesso del il 72,971% delle azioni Risanamento), a garantire la sottoscrizione dell’aumento di capitale di Risanamento a pagamento, inscindibile, con opzione a favore degli aventi diritto, per un importo complessivo di 150.000.000,00 euro, con emissione di azioni ordinarie di Risanamento ammesse alla negoziazione sull’MTA.

Oltre a garantire, poi, la sottoscrizione di un prestito obbligazionario ”convertendo” in azioni ordinarie Risanamento di nuova emissione, con opzione a favore degli aventi diritto, per un importo nominale complessivo di 350.000.000,00 euro, le banche concederanno a Risanamento un finanziamento per un ammontare complessivo di 272.000.000,00 euro e con scadenza al 31 dicembre 2014, che la società immobiliare potrà utilizzare, in caso di necessità, per il rimborso (alla scadenza ovvero in via anticipata) del prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie di Risanamento .

Anche per la parte non optata dagli aventi diritto gli istituti di credito si sono impegnati a liberare integralmente l’aumento di capitale fino ad un importo massimo di 130.000.000,00 euro. Il prezzo di emissione delle azioni ordinarie di Risanamento nell’ambito dell’aumento di capitale è stato fissato in 0,45 euro per azione.

Infine, le banche hanno assunto l’impegno di effettuare versamenti in conto capitale sino all’importo di 94,9 milioni di euro dopo il passaggio in giudicato del decreto di omologa dell’Accordo al fine di mettere tempestivamente a disposizione di Risanamento le disponibilità finanziarie di cui la società potrà aver bisogno nel periodo precedente la regolamentazione dell’aumento di capitale.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!