Il Governo riduce i tempi dello scudo fiscale

Le novità sono contenute in un emendamento di Salvo Fleres (Pdl), presentato ieri presso la commissione Finanze e Bilancio del Senato, ma il Governo ha tempo fino a martedì prossimo per decidere sul da farsi.

La variante propone un allargamento dello Scudo Fiscale, che verrebbe esteso anche alle imprese estere, ma il pagamento dell’imposta straordinaria comporterebbe la non punibilità di reati tributari quali dichiarazioni fraudolente o infedeli.
Sebbene la maggioranza e il relatore caldeggiassero la rettifica, dall’opposizione si è sollevata una dura contestazione.
Le critiche si concentrano sulle parti dell’emendamento che scioglierebbero i professionisti da ogni obbligo di segnalazione ai fini di antiriciclaggio e la possibilità, offerta dall’articolo 13-bis, di avvalersi dello Scudo Fiscale anche per chi è sottoposto a procedimento penale. Questo estenderebbe l’area di copertura fornita dallo Scudo in materia di reati tributari, aggiungendo ai crimini di omessa e infedele dichiarazione anche quelli di distruzione e occultamento di documenti contabili e dichiarazione fraudolenta o alterata.

Un’altra fondamentale rettifica proposta dall’emendamento riguarda la chiusura della porta temporale per il rientro dei capitali, la cui scadenza viene anticipata di ben 4 mesi, spostata dal 15 aprile 2010 al 15 dicembre 2009.
Sembra chiaro che il Governo voglia mettere fretta a coloro che sono tenuti a rimpatriare i capitali, forse spinto dalla partenza fiacca di questa edizione dello Scudo, o forse motivato da possibili esigenze di contabilizzazione per la prossima Finanziaria. Inoltre, l’offensiva intrapresa da diversi mesi dai paesi dell’Unione Europea e dagli USA verso paradisi fiscali e segreto bancario hanno sicuramente alimentato un certo clima di tensione tra i soggetti che detengono capitali all’estero e la sensazione che questa sia l’ultima spiaggia per i detentori di capitale all’estero aumenta. E proprio questo sembra essere il messaggio che con l’ultimo emendamento proposto il governo vuole trasmettere: regolarizzate la vostra posizione ora o mai più.

Nel frattempo già cinque persone sono finite in manette dall’entrata in vigore dello Scudo Fiscale. Sono state rintracciate ingenti somme riciclate ritenute, frutto di evasione fiscale di industriali. Attualmente 130 persone sono nel mirino degli inquirenti, che stanno passando al setaccio le posizioni di circa 700 nominativi.
Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, quanto l’emendamento gioverebbe ai fini della giustizia in materia di reati fiscali, ma non ci resta che attendere martedì pomeriggio quando la proposta sarà esaminata in aula.

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