UniCredit, aumento di capitale o Bond?

Dopo lo stop di ieri, oggi i mercati riprendono la loro corsa.
Piazza Affari si sveglia di buon umore e a metà seduta fa segnare un +1% molto incoraggiante. Le altre Borse europee seguono, anche loro tutte in positivo, mentre anche oggi Tokyo è chiusa per festività. Dagli USA ieri sera è arrivata una chiusura contrastata che non ha dato indicazioni di rilievo agli operatori.

Tutti i titoli presenti nel paniere oggi hanno la freccia in su. Spicca fra gli assicurativi il titolo [s]Generali[/s] che beneficia delle notizie dei giorni scorsi riguardanti il finanziere Caltagirone, che ha comprato un ulteriore 0,037% delle azioni della compagnia arrivando così a detenere una percentuale del capitale pari all’1,93%.
In controtendenza Unicredit, che oggi è una delle pochissime società in rosso sul FTSE Mib.
Il titolo paga ancora, come ieri, l’incertezza sulla scelta fra il ricorso ai Tremonti Bond oppure un aumento di capitale.

Oggi nella sede di Piazza Cordusio a Milano si riunisce il comitato strategico di Unicredit, in preparazione del consiglio d’amministrazione che si terrà il 29 settembre.
Ovviamente al centro della riunione di oggi, come del cda della prossima settimana, ci sarà il dibattito sulla strada da prendere per il rafforzamento del capitale. Il dilemma è fra il ricorso ai Tremonti Bond oppure un aumento di capitale, entrambi nell’ordine di 4 miliardi di euro. 

La scelta non è semplice. Da una parte l’aumento di capitale sarebbe senz’altro più economico rispetto ai bond, dato che quest’ultimo prevede tassi crescenti negli anni a partire dall’8,5%, ma non è detto che i grandi azionisti della banca siano disposti a finanziare l’operazione.
Dall’altra parte ci sono i Tremonti Bond, come abbiamo detto prima più costosi, e che comporterebbero un’intromissione della politica nel governo della banca, cosa quasi mai gradita. C’è però da considerare che il ricorso ai bond avrebbe senz’altro molto successo visto che il mercato negli ultimi tempi è molto recettivo.
Dopo il 29 settembre di certo ne sapremo di più.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche Börse (XETRA) 83,69 EUR 1,39%
American Express NYSE 33,76 USD -2,90%
Axa EURONEXT 17,23 EUR 0,20%
Azimut BORSA ITALIANA 8,56 EUR -3,00%
Banca Generali BORSA ITALIANA 7,94 EUR 1,21%
Bank of NY Mellon NYSE 29,63 USD -2,21%
Barclays LSE 370,00 GBp -0,98%
BlackRock NYSE 204,32 USD -1,39%
BNP EURONEXT 56,11 EUR -1,58%
BPM BORSA ITALIANA 5,25 EUR -1,78%
Citigroup Inc NYSE 4,43 USD 3,99%
Credit Agricole EURONEXT 13,75 EUR -0,79%
Credit Suisse Group SWISS MARKET EXCHANGE 55,95 CHF -0,97%
Deutsche Bank Deutsche Börse (XETRA) 51,46 EUR -1,04%
Dexia EURONEXT 6,20 EUR -1,76%
Fortis EURONEXT 2,92 EUR -2,02%
FT Inv. NYSE 101,54 USD -1,86%
Goldman Sachs NYSE 182,39 USD -0,43%
Henderson LSE 135,30 GBp -0,22%
HSBC Investments LSE 721,60 GBp -1,15%
ING EURONEXT 11,32 EUR -0,53%
IntesaSanpaolo BORSA ITALIANA 3,03 EUR -1,79%
Invesco NYSE 22,44 USD -0,53%
Janus Capital Group NYSE 14,27 USD -1,38%
Jp Morgan NYSE 44,55 USD -0,89%
Julius Baer SWISS MARKET EXCHANGE 56,00 CHF -0,62%
Legg Mason NYSE 31,69 USD -2,79%
Man Group LSE 299,60 GBp -0,83%
Mediobanca BORSA ITALIANA 9,83 EUR -2,19%
Mediolanum BORSA ITALIANA 4,37 EUR -2,51%
Morgan Stanley NYSE 31,61 USD 0,73%
Montepaschi Siena BORSA ITALIANA 1,42 EUR -1,94%
Natixis EURONEXT 3,88 EUR 0,03%
Nordea bank OMXNORDICEXCHANGE 70,80 SEK -1,94%
Raiffeisen wienerborse 38,21 EUR -3,27%
Schroders LSE 1138,00 GBp -1,64%
Skandia (Old Mutual) LSE 96,10 GBp -0,98%
State Street NYSE 52,26 USD -3,92%
Ubs SWISS MARKET EXCHANGE 19,27 CHF -1,18%
Unicredit BORSA ITALIANA 2,55 EUR -2,58%

Dati di chiusura del 21 settembre 2009, fonte Bluerating.com;

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