Pensioni – Brunetta chiede la riforma

Renato Brunetta chiede una riforma dell’età pensionabile per le donne anche nel comparto privato dopo quella nel pubblico impiego.

“E’ opportuno alzare l’età pensionabile delle donne anche nel settore privato, dopo che è stata alzata nel settore pubblico, per evitare discriminazioni”, ha dichiarato il ministro della Funzione pubblica, e poi ricorda: ”L’innalzamento dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego ci è stato imposto dalla Corte europea di Giustizia, che ci aveva condannato per aver discriminato gli uomini. Sembra quasi uno scherzo, ma è così”, commenta il ministro.

Secondo il decreto fiscale approvato ad inizio agosto, dagli attuali 60 anni l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia delle donne nel pubblico impiego dovrebbe salire gradualmente a 65 anni, in linea con la sentenza della Corte di Giustizia europea.
Le donne impegnate nel settore privato dovrebbero quindi andare in pensione a 61 anni nel 2010, a 62 dal 2012, a 63 dal 2014, a 64 dal 2016 e a 65 dal 2018, con una previsione di circa 2,5 miliardi di risparmi tra 2010 e il 2018.

“È un giusto provvedimento”, spiega Brunetta, “Trovo naturale che il problema si ponga anche nel settore privato, perché, in caso contrario, avremmo una discriminazione interna, a sfavore delle donne che lavorano per l’amministrazione pubblica.”.

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