Nessuna novità dal FOMC

 Il FOMC ha infatti deciso di lasciare invariato l’eccezionale livello dei tassi di interesse di riferimento tra 0 e 0.25% ancora per lungo tempo (ricordiamo che ormai i tassi si trovano a questo livello da quasi un anno solare – dicembre 2008).

I pericoli inflattivi sono, secondo Bernanke, da non considerare ancora come pericolosi, in quanto la ripresa economica sarà graduale e sarà comunque caratterizzata da una persistente disoccupazione che non darà certo una mano alla ripresa dei consumi (e come sappiamo, senza spese, i prezzi rimangono vischiosi). Per quanto riguarda le cosiddette exit strategies, non è ancora il momento ed il programma di riacquisto dei Mortgage Backed Securitiesandrà avanti per la sua strada, rispettando i tempi stabiliti in precedenza.

Un nulla di fatto dunque che ha avuto conseguenze che potremmo definire da non-farm payrolls. Volatilità, volatilità marcata. E non solo sul mercato FX. Subito dopo l’annuncio, il dollaro è caduto pesantemente ed allo stasso tempo le borse salivano mentre i rendimenti dei bond cadevano anch’essi. Il tutto però, si è girato ed ha portato a chiusure dello stock negative, un recupero dei dollari e un affievolimento di volatilità sul mercato obbligazionario. Le ragioni di tutto questo turmoil? Il semplicissimo Buy the rumors and Sell the news. Questo è quanto.

Rilasciate anche le minute della Bank of England ieri, il tutto senza sostanziali novità.
L’incertezza che governa i mercati la fa ancora da padrona. I grossi investitori istituzionali sembrano essere ancora scarichi di rischio e questo ci mette in testa dei dubbi sulla forza relativa dei trend in atto.

Verrebbe voglia di comprare l’azionario, comprare le divise dei paesi emergenti e del commodity block insieme alle materie prime, vendere dollari americani e sterline così come i bond. Ma è veramente il momento? La paura è quella che il treno sia partito e che ci siano ancora posti liberi da occupare. Forse attendere delle correzioni per entrare in posizione a prezzi migliori è la scelta migliore.

EurUsd – 10 minuti
Passiamo all’analisi tecnica, dove il consueto eurodollaro, ieri durante la fine della giornata, ci ha regalato uno spunto molto interessante. Osservando un grafico a 10 minuti notiamo infatti un perfetto doppio massimo a 1.4840 con rottura della resistenza di 1.4770 e raggiungimento dell’altro baluardo importante per la salita, posto a 1.4690.

L’evoluzione ora può essere duplice: la rottura del supporto in area 1.4690 produrrebbe un’interruzione del movimento di salita incominciato i primi giorni di settembre con primo obiettivo nei pressi di 1.4590. Viceversa se il supporto dovesse tenere crediamo possa essersi trattato di prese di beneficio temporanee che non hanno impatto nella tendenza di fondo, che rimarrebbe con obiettivi a 1.4900 e 1.4970.

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